Catania

Droga, boss gestiva piazza di spaccio dal carcere: 17 misure cautelari

Un giro di affari di oltre diecimila euro a settimana a San Giovanni La Punta

Pubblicato 2 anni fa

Pur recluso nel carcere di Caltagirone, il boss impartiva ordini e gestiva un giro di affari di oltre diecimila euro a settimana a San Giovanni La Punta, paese della cintura dell’Etna. I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per traffico e spaccio di stupefacenti.

Diciassette i destinatari nell’ambito dell’operazone “Koala”.  

In carcere sono finiti: Sergio Cannavò; Nicola Crisafi; Luigi Faraci; Lorena Giovanna Antonina Livio; Giuseppe Pappalardo; Ernesto Pulvirenti; Gaetano Rizzo; Ivan Rizzo; Pio Giuseppe Scardaci; Gioacchino Strano; Salvatore Strano; Antonino Ucchino; Daniele Carmelo Zappalà. Risulta irreperibile e residente all’estrero Danilo Angelo Calì.

Arresti domiciliari, invece, per Privitera Francesco, a cui è vietato l’allontanamento dalla propria abitazione e ogni comunicazione con persone diverse dai propri conviventi e con il proprio avvocato.

Infine, deciso l’obbligo di dimora nel comune di attuale domicilio e l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria due volte a settimana per Allegra Maria Stefania e Cannavò Salvatore.

L’intervista al capitano Anobile

L’inchiesta, coordinata dalla Dda e svolta dai militari della Compagnia di Gravina di Catania, ha fatto luce su un vasto giro di cocaina nel comune di San Giovanni La Punta e nei paesi limitrofi, organizzato dal boss detenuto presso la casa circondariale di Caltagirone utilizzatore di un telefono cellulare entrato tra le mura del carcere. Un affare da oltre 10 mila euro a settimana grazie allo smercio di marijuana e cocaina.

I clienti acquistavano la cocaina con il reddito di cittadinanza. Tra i fornitori e’ emersa la figura di un incensurato – con il figlio detenuto e in rapporti con il vertice dell’organizzazione criminale – che avrebbe utilizzato i locali del Caf patronato gestito nel centro di Catania per effettuare le consegne dello stupefacente.

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