Giudiziaria

Favara, chieste quattro condanne per l’omicidio di Bernardo Chiapparo

Il favarese morì dieci giorni dopo il pestaggio per una emorragia cerebrale

Pubblicato 1 anno fa

Il sostituto procuratore Maria Barbara Cifalinò ha avanzato la richiesta di condanna nei confronti dei quattro imputati coinvolti nella spedizione punitiva che costò la vita a Bernardo Chiapparo, 68 anni di Favara, deceduto nel febbraio 2016 dopo un’agonia di dieci giorni in ospedale. Gli imputati sono accusati di omicidio preterintenzionale. 

Il pubblico ministero ha chiesto 8 anni e 8 mesi di reclusione per Antonio Pirrera, 44 anni di Favara; 4 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione sono stati chiesti per Giovanni Ruggeri, 47 anni, Carmelo Pullara, 31 anni, e Michele Sorce, 38 anni, tutti di Favara. 

La vicenda scaturisce dall’inchiesta “Giustizia Privata”. Secondo la Procura di Agrigento i quattro imputati avrebbero picchiato Chiapparo dopo che quest’ultimo aveva avuto una discussione con il figlio di Pirrera. Il ragazzino, cadendo, riportò delle abrasioni alle ginocchia. La stessa sera Pirrera, secondo l’impianto accusatorio, avrebbe poi organizzato la spedizione punitiva rintracciando l’uomo sotto casa. Al primo pugno sferrato Chiapparo cadeva a terra battendo violentemente la testa. Dieci giorni più tardi, a causa di una emorragia cerebrale, morì all’ospedale di Agrigento. 

Gli imputati sono difesi dagli avvocato Salvatore Pennica e Alfonso Neri. Le persone offese sono rappresentate dagli avvocati Giuseppina Ganci, Francesco Gibilaro e Gisella Spataro. Il processo, in corso col rito abbreviato davanti il gup Giuseppe Miceli, riprenderà per le arringhe della difesa il prossimo 27 febbraio. 

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