Agrigento

Maddalusa Lounge Beach, convalidato il sequestro: due indagati

Contestati i reati di costruzione abusiva e occupazione abusiva di demanio

Pubblicato 2 anni fa

Il Gip del tribunale Giuseppe Miceli ha convalidato il sequestro preventivo dello stabilimento balneare Maddalusa Lounge Beach accogliendo la richiesta della Procura di Agrigento diretta dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella.

Due, in particolare, i sequestri effettuati il 28 e 30 giugno scorsi dalla polizia giudiziaria: l’intera struttura ricettiva e un’area di circa 900 mq costituita da uno sbancamento e in terrazzamento illecito. Allo stato attuale risultano indagate due persone, legati tra loro da vincolo di parentela. I reati contestati e ipotizzati sono costruzione abusiva su area vincolata, violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio e occupazione abusiva di demanio marittimo. 

Il Gip ha riconosciuto la sussistenza del fumus dei gravi reati urbanistici, paesistici e demaniali ipotizzati dal PM, fondato sulla attività d’indagini e sui documenti acquisiti dalla Polizia Giudiziaria, con l’ausilio tecnico di Funzionari del Servizio Vigilanza edilizia del Comune di Agrigento e della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, oltre che sui documenti allegati ad una denuncia presentata dal presidente dell’associazione “Legambiente – Circolo Rabat APS” di Agrigento” del 25/05/2021 al Nucleo Carabinieri TPC di Palermo. 

Il Gip ha riconosciuto, inoltre, sussistente il pericolo che la disponibilità dei beni e delle opere in capo agli indagati potesse protrarre ed anzi aggravare gli effetti dei reati, dato che i beni e le strutture erano chiaramente utilizzati nell’ambito dell’attività turistico ricettiva esercitata (anch’essa abusivamente) da parte del Burgio. Le indagini giudiziarie non sono ancora concluse e le condotte oggi contestate agli indagati non sono ancora definitivamente accertate.

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