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Scandalo nella diplomazia Ue: fermati Mogherini, Sannino e l’agrigentino Zegretti

Cesare Zegretti già direttore dell'Ufficio executive education, training and projects del collegio dal gennaio 2022 ed è supervisore del progetto mondiale "European Resources for Mediation Support – Ermes",

Pubblicato 10 minuti fa

“Forti sospetti” di irregolarità nell’appalto per la nuova Accademia diplomatica europea. Abbastanza forti da far scattare un’operazione che colpisce il cuore della diplomazia comunitaria, portando nella rete della giustizia tre italiani: l’ex Alta rappresentante dell’Ue, Federica Mogherini, l’ambasciatore Stefano Sannino e il dirigente del Collegio d’Europa Cesare Zegretti. Le ipotesi messe in fila dagli inquirenti della Procura europea sono pesanti: frode, corruzione, conflitto d’interessi e violazione del segreto professionale, con il sospetto che l’istituto fucina dei diplomatici Ue del futuro – dal 2020 sotto la guida di Mogherini – abbia ottenuto informazioni privilegiate sui criteri di selezione del bando prima della pubblicazione ufficiale. Un potenziale vantaggio competitivo che ha subito fatto scattare l’allarme degli investigatori guardiani del bilancio dell’Unione. Era da poco passata l’alba quando Bruxelles ha iniziato a mormorare di un blitz destinato poi ad assumere proporzioni inattese. La conferma è arrivata presto: intorno alle 7.30 una decina di agenti in borghese ha varcato la soglia del Servizio europeo per l’azione esterna (Seae), il ‘ministero degli Esteri’ dell’Ue, a pochi passi dal più celebre Berlaymont, sequestrando documenti e supporti informatici. Altre squadre, in parallelo, passavano al setaccio alcune abitazioni private mentre, un centinaio di chilometri più a nord, venivano controllate le aule del Collegio d’Europa. Poi i fermi, scattati tutti nella capitale delle istituzioni Ue in uno stretto coordinamento tra la procura europea (Eppo), l’ufficio anti-frode (Olaf) e la polizia federale delle Fiandre occidentali.

Per ora nessuna imputazione: Mogherini, Sannino e Zegretti restano sotto interrogatorio, in attesa che il giudice istruttore decida – entro 48 ore – se convalidare i fermi. Un blitz arrivato come a orologeria, nel pieno dei colloqui sull’Ucraina e mentre l’Europa fatica a trovare una voce unica e un’influenza globale. La Commissione europea, interpellata, ha scelto il silenzio. Un riserbo che, secondo fonti qualificate, ha incluso però un passaggio chiave: l’assenso alla revoca dell’immunità di Sannino – già segretario generale del Seae, oggi direttore della Direzione generale della Commissione Ue per il Medio Oriente e il Nord Africa – per consentire agli inquirenti di analizzare il suo cellulare. Nessuna parola neppure dal cerchio ristretto di Mogherini, che si è chiuso intorno all’ex ministra degli Esteri italiana, diventata negli anni una delle figure più riconoscibili della scena europea, con discrezione assoluta.

Figura di rilievo di questo ultimo scandalo europeo, sembra essere Cesare Zegretti già direttore dell’Ufficio executive education, training and projects del collegio dal gennaio 2022 ed è supervisore del progetto mondiale “European Resources for Mediation Support – Ermes”, di origini agrigentine, figlio di Giuseppe Zegretti, per lunghi anni segretario generale del Comune di Agrigento.

Questo il profilo tracciato da  www.lasicilia.it con un pregevole articolo di Fabio Russello: Cesare Zegretti è cittadino italo-belga ma ha forti radici in Sicilia, ad Agrigento, dopo il padre Giuseppe è stato per anni il segretario generale del Comune di Agrigento.

Dal gennaio del 2022 è co-direttore dell’Ufficio Executive Education, Training and Projects ed è da sempre ritenuto vicinissimo a Federica Mogherini. Ma Zegretti è uno dal curriculum solidissimo: è entrato a far parte del Collegio d’Europa nel 2016 come Coordinatore di Progetto con esperienze legate alle politiche di cooperazione internazionalediplomazia pubblica e azione esterna dell’UEformazione e istruzione per adulti.

Negli ultimi anni Cesare Zegretti ha maturato una vasta esperienza nella gestione di progetti delicati e gli era stata affidata la supervisione del progetto mondiale “European Resources for Mediation Support – Ermes”.

Prima di entrare a far parte del CollegioCesare Zegretti ha lavorato a complessi progetti di sviluppo internazionale per due importanti aziende europee specializzate nella fornitura di servizi alle istituzioni europee e internazionali nel settore della sicurezza. La sua esperienza include l’organizzazione di seminari e corsi di formazione sulla sicurezza e la prevenzione dei rischi. Inoltre, Cesare ha lavorato per una ONG gestendo campagne di advocacy sulla tutela dei diritti umani, concentrando la sua attività di ricerca sugli sviluppi politici e giuridici in materia di discriminazione all’interno dell’UE e sulle relazioni esterne dell’UE.

Ha conseguito un Master in Relazioni Internazionali e una laurea triennale in Scienze Politiche, entrambe presso l’Università LUISS di Roma. Parla inglesefrancese e italiano.

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