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Abusi su figlio disabile di 7 anni, arrestata mamma 46enne nel messinese

I figli sono stati affidati al padre.

Pubblicato 2 anni fa

Una donna di 46 anni, mamma di un bambino di 7 affetto da disabilità psico-motoria, è stata arrestata nel Messinese dopo che il padre del piccolo l’ha denunciata per abusi sessuali nei confronti del figlio.

L’uomo ha trovato una registrazione audio sul telefonino della figlia, anche lei minorenne, dalla quale si comprendeva che la donna compiva atti sessuali con il figlio minore.

Le indagini svolte dagli agenti del Commissariato di Capo d’Orlando hanno portato all’arresto della donna che è stata messa ai domiciliari.

I figli sono stati affidati al padre.

La scabrosa vicenda viene descritta così in un comunicato stampa autorizzato dalla Procura della Repubblica di Patti:  

L’indagine scaturisce dalla denuncia presentata dal padre del minore a seguito del rinvenimento di una registrazione audio rilevata, sul telefono cellulare in uso alla figlia minore. L’attività d’indagine (intercettazione telefoniche perquisizioni e sequestro, sit) svolta dalla squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando, dirette dalla Procura della Repubblica di Patti, permetteva di accertare l’esistenza, sull’apparecchio telefonico della figlia minore di una conversazione fra due voci – l’una femminile di adulta (chiamata mamma) e l’altra di bimbo ove si comprendeva che la donna compiva atti sessuali con il figlio minore.

Nel pomeriggio del 4 agosto u.s., personale di questa squadra di polizia giudiziaria, ha dato esecuzione nei confronti di P.C.F.M. classe 76 all’ordinanza di applicazione della misura cautelare Personale degli arresti domiciliari emessa in pari data dal G.I.P. del Tribunale di Patti su richiesta del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Patti Alice Parialò, per aver compiuto con il figlio minore, di anni sette ed affetto da disabilità psico-motoria, atti sessuali consistiti nel reciproco toccamento di parti intime. Segnatamente, la madre toccava il minore e a sua volta il piccolo su richiesta della madre compiva atti sessuali nei confronti della stessa. Dopo le formalità di rito l’indagata veniva sottoposta al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione di residenza, mentre i figli venivano prelevati dal padre, opportunamente informato del provvedimento disposto dall’A.G.

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