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Femminicidio Quaranta, il ricordo dei colleghi: “Lorena dolce e gentile”

“Siamo sconvolti dalla morte di Lorena, nostra collega e amica. Una donna dolce e gentile che condivideva con noi i sogni e i sacrifici di chi si prepara a diventare un medico, perché il valore più alto che conosce è la Vita”.  Questo quanto scrivono i colleghi di corso di Lorena Quaranta, la giovane di […]

Pubblicato 4 anni fa

Siamo sconvolti dalla morte di Lorena, nostra collega e amica. Una donna dolce e gentile che condivideva con noi i sogni e i sacrifici di chi si prepara a diventare un medico, perché il valore più alto che conosce è la Vita”. 

Questo quanto scrivono i colleghi di corso di Lorena Quaranta, la giovane di 27 anni di Favara, vittima oggi di femminicidio.

La giovane studentessa di medicina è stata uccisa dal convivente, il calabrese Antonio De Pace, che ha confessato il delitto.

“Si sarebbe laureata quest’anno con una tesi in Pediatria e l’amore che stava dedicando in questi mesi ai bambini del reparto era lo stesso che dedicava al prossimo, sempre col sorriso e la gioia negli occhi. La sua vita è stata portata via con un gesto terribile, infame e codardo che ha stroncato il suo futuro, un percorso che si apprestava a concludere e che tanto avrebbe dato alla nostra società, in termini professionali e umani.
Dall’anno scorso abbiamo in aula un “Posto Occupato” che rappresenta ogni vittima di femminicidio che non ha potuto inseguire i suoi sogni, ma non avremmo mai pensato di trovarci davvero con un posto vuoto, in aula e nel cuore: quello di Lorena“.

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