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Raffadali, estorsioni ai dipendenti della Coop “Il Girasole”: accolte costituzioni parte civile

Si è svolta questa mattina – davanti al Gup del Tribunale di Agrigento Alfonso Malato – l’udienza preliminare a carico di Pietro Galvano, 69enne di Raffadali, presidente della cooperativa sociale “Il Girasole”, accusato di estorsione ai danni dei propri dipendenti nonché di falso in atti pubblici perché – secondo l’accusa – in qualità di amministratore della suddetta società avrebbe omesso nell’autocertificazione da inviare all’assessorato regionale alla Famiglia le condizioni previste dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) le condizioni previste per il personale utilizzato e in materia assicurativa e previdenziale.

Il legale di Galvano, l’avvocato Andrea Arrabito, ha chiesto al Gup il non luogo a procedersi.Diverse le questioni preliminari affrontate tra le quali le costituzioni delle parti civili tramite gli Avvocati Giuseppina Ganci, Nicola Grillo e Angela Riggio, tutte accolte da G.U.P. Alfonso Malato , nonchè  l’acquisizione di una consulenza contabile da parte dell’Avv. Nicola Grillo, contenente il dettaglio dei conteggi inerenti ai pagamenti .

L’indagine – ordinata dalla Procura di Agrigento e condotta dalla Squadra Mobile del capoluogo agli ordini di Giovanni Minardi – scaturisce a seguito della denuncia presentata nell’agosto 2016 da una ex dipendente della coop. Secondo l’accusa il Galvano – dopo aver effettuato l’assunzione dei propri dipendenti – avrebbe preteso dagli stessi la restituzione di parte della retribuzione contabilizzata nella busta paga per un ammontare complessivo di 103.850€.

L’attività investigativa compiuta dalla Squadra Mobile di Agrigento ha riguardato alcune intercettazioni telefoniche ed ambientali ma anche diverse testimonianze delle operatici della stessa Società Cooperativa. Si attende a breve la decisione del G.U.P.  sul rinvio a giudizio richiesto dalla Procura della Repubblica nei confronti del Galvano.