Caltanissetta

Agricoltura: Di Maio “Settore cereali Sicilia in ginocchio”

“La Sicilia è la regione che è messa peggio per quanto riguarda i centri per l’impiego. Dobbiamo lavorare per rimetterli in piedi così che un nostro figlio o un nostro nipote, quando si reca nei centri, non trovi un’umiliazione, ma un’opportunità. Servono persone preparate dietro a quegli sportelli, che diano l’opportunità a un giovane di cambiare in meglio la propria vita”.

Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio a Caltanissetta nel corso di una visita.

Di Maio ha già incontrato gli assessori regionali al Lavoro e ha detto di volere avviare un nuovo ciclo di incontri per definire alcune strategie. Di Maio, nel parlare di opportunità e sviluppo per l’economia ha anche parlato di investimenti per le infrastrutture, soprattutto nella rete viaria, al Sud. “In questo senso – ha detto – la legge di bilancio di fine anno dovrà essere una legge coraggiosa, altrimenti meglio non farla”.

Il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, a margine della sua visita in un’azienda agricola nel Nisseno aggiunge: “Da anni ormai il settore cerealicolo siciliano è in ginocchio. I produttori disperati non riescono più a fronteggiare la concorrenza scorretta delle multinazionali del grano. Oggi incontro alcune aziende della filiera del grano per ascoltare le loro esigenze e trovare delle soluzioni”.

“Dobbiamo riavvicinare sempre di più i giovani all’agricoltura. Per farlo dobbiamo proteggere la nostra agricoltura e i nostri prodotti. Lo voglio dire dalla Sicilia: non ci sarà nessuna tolleranza verso quei trattati che stanno distruggendo il nostro comparto agricolo, e specialmente la fascia più debole, i nostri agricoltori, quelli più indipendenti, che cercano di portare avanti le proprie imprese da soli. E’ da qui che deve ripartire l’agricoltura”.

“Per le infrastrutture da una parte dobbiamo rivedere il Codice degli appalti, semplificarlo, e dall’altro metterci soldi. La prossima legge di bilancio dovrà essere coraggiosa, altrimenti e’ inutile farla”.