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Canicattì: arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza

Mercoledì notte alle 3.30, al numero di pronto intervento 112 giungeva la richiesta di aiuto da parte di una donna 56enne che riferiva che il proprio convivente Wassim Ben Dhafer in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta dall’abuso di sostanze alcoliche stava dando di escandescenza nella propria abitazione sotto la minaccia di un coltello.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Canicattì giunti presso la loro abitazione sita in cortile Durando, tentavano di riportare il giovane alla ragione, il quale dopo aver colpito ripetutamente al volto la convivente con alcuni pugni si scagliava contro i carabinieri, i quali prontamente reagivano bloccando e disarmando il tunisino.

Una volta riportato la calma si invitava la donna a recarsi presso il locale ospedale “Barone Lombardo” dove veniva curata e medicata (trauma cranico commotivo, contusione al volto e al rachide lombo-sacrale”, giudicata guaribile in gg. 7 s.c.), mentre i militari riportavano lievi escoriazioni.

Wassim Ben Dhafer veniva arrestato per i reati di maltrattamenti, lesione personale aggravata e minacce contro familiari e conviventi; nonché resistenza a un p.u. Lo stesso veniva tradotto nel carcere Petrusa e la medesima giornata veniva giudicato dall’A.G. girgentina che dopo aver convalidato l’arresto operato dai carabinieri, confermava l’esigenza cautelare in carcere per l’imputato.