Sono undici gli immobili, di vario genere, confiscati dallo Stato alla mafia e assegnati, dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati, al Comune di Canicattì. Si tratta di 7 mini appartamenti che furono di proprietà di Lillo Di Caro, ritenuto dalle forze dell’ordine uno storico esponente di cosa nostra canicattinese, e altri quattri quattro immobili confiscati in via definitiva a Mario Bartolotta, anche lui di Canicattì, coinvolto nell’inchiesta denominata “Alta Mafia” ma poi assolto. Il Comune è già al lavoro per l’assegnazione dei ben a enti o associazioni che ne faranno richiesta.