Canicattì

Canicattì, arrestato latitante (da oltre un anno) tunisino

A Canicattì, la Polizia di Stato ha arrestato il latitante Majdi Bouaicha, tunisino di 25 anni, senza fissa dimora, attivamente ricercato per essere sottoposto ad ordinanza di esecuzione di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Como nel maggio 2017 a suo carico ed altri 14 italiani ed extracomunitari.

Il giovane, indagato dalla Squadra mobile della Questura di Como, che aveva condotto delle complesse e prolungate indagini su un vasto spaccio di sostanze stupefacenti, non era stato rintracciato ed aveva fatto perdere le proprie tracce.

Poiché si era stata accertata la presenza del Bouaicha in Canicattì personale del Commissariato di p.s. di Canicattì effettuava da alcuni mesi specifiche attività, durante le quali si era reso protagonista di rocambolesche fughe per sottrarsi alla cattura.

Ieri il personale di polizia decideva di fare irruzione in uno stabile del centro storico, da alcuni giorni attivamente monitorato.

Il tunisino, gravato da diversi precedenti penali e di polizia, vistosi accerchiato, con l’aiuto di un connazionale guadagnava la fuga uscendo da una finestra di un appartamento dello stabile e, salendo sul tetto di un attiguo edificio, ancora una volta riusciva a dileguarsi evitando l’arresto.

Immediatamente veniva effettuata un accurata perlustrazione dell’ampia zona, con posti di blocco e pattuglie anche in auto civetta che dava esito positivo poiché, dopo circa un’ora di fattive ricerche, una pattuglia del Commissariato riusciva a localizzarlo nei pressi della zona artigianale, nascosto nella vegetazione.

Bouaicha, a questo punto, si dava nuovamente a precipitosa fuga nella vicina zona rurale ma  veniva bloccaro e condotto in commissariato dove è stato arrestato.

Inoltre, un coetaneo connazionale di Bouaicha è stato denunciato per favoreggiamento personale poichè aveva dato ospitalità al latitante ed agevolato la sua fuga, ostacolando attivamente la sua cattura.

Dopo le formalità di rito, il tunisino è stato condotto nella casa circondariale di Agrigento a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.