Canicattì

Canicattì, tentato omicidio Curto: ancora un rinvio del processo

Rinviato ancora una volta il processo a carico di Gianluca Scaccia, 35enne di Canicattì, accusato del tentato omicidio Curto, suo compaesano, avvenuto nel giugno 2017.

Dopo un primo rinvio a causa dell’incompatibilità del giudice Alfonso Malato, che era stato in precedenza Gip nella stessa vicenda, il processo non è partito neanche ieri.

La sparatoria, di cui è accusato Scaccia, sarebbe avvenuta  nella zona alta del quartiere popolare di Borgalino in contrada Montagna, nella città dell’uva Italia.

I tre colpi di pistola hanno centrato il trentatreenne Vincenzo Curto alla parte destra del torace e l’ogiva è stata rinvenuta e sequestrata dai carabinieri. Altri due colpi avrebbero invece attraversato la gamba destra della vittima e le ogive, in questo caso, sono state ritrovate e sequestrate dai poliziotti del Commissariato di Canicattì.

L’attività investigativa di Polizia e Carabinieri ha permesso di giungere a quelle che, secondo gli investigatori, sarebbero certezze: a sparare sarebbe stato Scaccia al culmine di una lite scoppiata durante un incontro che avrebbe dovuto rivelarsi chiarificatore con il Curto. Il movente sarebbe di natura passionale.

Titolare del fascicolo d’inchiesta sul tentato omicidio è il magistrato Alessandra Russo che ha ereditato il caso dal sostituto procuratore Carlo Cinque.

Canicattì, tentato omicidio Curto, processo rinviato