Catania

Appalti rifiuti, Gip: “Collabora con Pm, domiciliari per funzionario comunale”

Arresti domiciliari per Orazio Stefano Fazio, 64 anni, funzionario della direzione ecologia e ambiente del Comune di Catania che il 16 marzo scorso era stato arrestato nell’ambito dell’operazione della Dia ‘Garbage affair’ sulla gestione di un appalto pubblico da 350 milioni di euro per la raccolta dei rifiuti.

Lo ha deciso il Gip Sebastiano Fabio Di Giacomo Barbagallo che nel provvedimento cita “il comportamento ampiamente collaborativo tenuto dal Fazio”.

Fazio è difeso dall’avvocato Francesco Siracusano.

Per il Gip, in occasione dell’interrogatorio di garanzia le dichiarazioni di Fazio “per un verso hanno consolidato il quadro indiziario riguardo alle imputazioni più grave” contestate, dall’altra hanno “apprezzabilmente affievolito le delineate esigenze cautelari che, quantunque indubbiamente ancora persistenti, possono trovare adeguato soddisfacimento” con gli arresti domiciliari e il divieto di contatti di qualsiasi genere che non siano i “familiari già conviventi” nel suo domicilio.

Secondo quanto si è appreso Fazio avrebbe “fatto parziali ammissioni di colpa“, e “avrebbe ridefinito il quadro di reale responsabilità degli indagati”.

Tra gli arrestati c’erano l’imprenditore romano Antonio Deodati, 56 anni e Fazio per turbata libertà degli incanti e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Agli arresti domiciliari Antonio Natoli 46 anni, dipendente della Ipi srl. Il gip ha deciso anche l’interdizione per 12 mesi dall’esercizio di uffici direttivi per Francesco Deodati, 51 anni e Massimo Rossi, 54 anni. Deodati è accusato di turbata libertà degli incanti e Rossi (sospeso per un anno dai pubblici uffici) di corruzione.

Indagato anche Leonardo Musumeci, 34 anni, direttore di Ecologia e ambiente del Comune.