Catania

Caso Montante, Fava: “Ex sindaco di Catania fece pressioni su Repubblica”; Bianco: “Tutto falso”

“La riunione di oggi è stata proficua. E’ servita a inquadrare tempo, luogo e spazio del disvelamento del sistema Montante. Sono arrivate conferme su quanti meccanismi di tutela e quanti ‘affidavit’ fossero stati costruiti su questa vicenda”.

Così ai giornalisti il presidente della Commissione Antimafia all’Assemblea regionale siciliana, Claudio Fava, a conclusione dei lavori della Commissione da lui presieduta, concentrati sul caso Montante.

Nella riunione sono stati auditi il giornalista Attilio Bolzoni e Giulio Cusimano, già presidente dell’Azienda siciliana trasporti.

“C’è una data spartiacque: il 9 febbraio 2015. Dopo quella data, si è in presenza di un imprenditore sottoposto a indagine per mafia”, ha detto Fava, che poi ha aggiunto: “E’ venuta fuori, per esempio, la pressione forte che è stata esercita su Repubblica dopo il primo articolo, l’intervento del sindaco di Catania, Bianco, sull’editore e il direttore perchè non si permettesse più a Bolzoni di seguire il caso. Le lettere di solidarietà che arrivano e si susseguono. E poi c’è anche un percorso che prova a spiegare come sia stato possibile, in quegli anni, conservare questa intimità di rapporti tra Montante e il Ministro dell’Interno Alfano, il capo della Polizia e altri soggetti”.

“Leggo con profondo disappunto una incredibile dichiarazione attribuita al giornalista Bolzoni. Non ho mai esercitato alcun pressing, nè forte nè debole, sull’editore di Repubblica per evitare che seguisse le vicende di Montante”.

Lo afferma l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco.

“Solo uno che non conosce la cultura e le regole di Repubblica potrebbe commettere – aggiunge – un clamoroso errore di questo tipo. Manifestai invece la sorpresa e l’apprezzamento per Montante, allora condiviso da tanti per il suo operato come presidente di Sicindustria. Ovviamente tutelerò la verità nelle sedi giudiziarie”.