Catania

Operazione Adranos; clan siglano pace per fare affari (foto e video)

Gli arrestati nell’operazione antimafia della polizia di Catania sono 29. Quattro sono riusciti a sfuggire all’arresto. Due sono all’estero.

Gli indagati son ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, estorsione, rapina, furto ed altri reati contro il patrimonio, reati in materia di armi con l’aggravante di aver agito avvalendosi del metodo mafioso.

I particolari dell’operazione sono stati resi noti durante una conferenza stampa alla quale ha partecipato il Procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro. Dalle indagini, dal settembre del 2104 al settembre del 2106, è emerso che l’organizzazione Santangelo – Taccuni, capeggiata dal boss storico Alfio Santangelo, e la cosca avversa degli Scalisi, retta da Pietro Maccarrone, dopo anni di contrapposizione hanno raggiunto una intesa per la spartizione dei proventi del pizzo, specialmente nel mercato ortofrutticolo e in quello dell’ingrosso delle carni.

Gli investigatori sono anche riusciti a filmare Santangelo che consegna alcuni doni a Maccarrone.

I componenti della cosca sarebbero stati gli autori, tra l’altro, di una estorsione al titolare di un’impresa di estrazione di materiale lavico attuata con minacce e colpi di arma da fuoco verso i beni dell’azienda, e di una rapina nell’abitazione di una donna a Santa Maria di Licodia. In quell’occasione i banditi colpirono alla testa il suo convivente per farsi dire dov’erano nascosti 480 mila euro.

Due degli indagati vennero inoltre arrestati dalla Polizia di Stato la notte di Natale del 2105 dopo che con un escavatore avevano divelto l’Atm della filiale di Santa Maria di Licodia del Banco Popolare Siciliano e tentato di appropriarsi dei circa 75 mila euro che conteneva.

Nel corso delle indagini sono sequestrati cocaina, hashish, marijuana, eroina, attrezzatura per la coltivazione di marijuana e armi.

Nell’operazione denominata ‘Adranos’ sono finiti in manette Gianni Santangelo, di 35 anni, Antonino Bulla, di 35, Antonino La Mela ,di 43, Vincenzo Bulla, di 34, Rosario Galati Massaro, di 34, Nicolo’ Trovato, di 27, Giuseppe la Mela, di 45, Nicolò Rosano, di 38, Salvatore Quareci, di 26, Marco Ricca, di 28, Vincenzo Rosano, sorvegliato speciale di 50, Andrea Palmiotti, di 38, Ignazio Vinciguerra, di 53, Antonino Foti, di 25, Vincenzo Nicolosi, di 28, Maurizio Pignataro, di 41, Salvatore Sangrigoli, di 21, Luigi Leocata, di 48, arrestato a Piacenza, posto quest’ultimi ai domiciliari. Il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere ad Alfio Santangelo, di 65 anni, ritenuto capo storico dell’organizzazione Santangelo – Taccuni, Antonino Quaceci, di 48, Nino Crimi, di 38, Salvatore Crimi, di 32, Francesco Rosano, di 28, detenuto all’estero, Alfredo Pinzone, di 34, Nicola Mancuso, di 36, Biagio Trovato, di 28, Angelo Pignataro, di 30.

Alfio Santangelo
Alfredo Pinzone
Andrea Palmiotti
Angelo Pignataro
Antonio Bulla
Antonio Foti
Antonio La Mela
Antonio Quaceci
Biagio Trovato
Francesco Palana
Francesco Rosano
Gianni Santangelo
Ignazio Vinciguerra
Giuseppe La Mela
Luigi Leocata
Marco Ricca
Maurizio Pignataro
Nicola D'Agate
Nicola Mancuso
Nicolò Rosano
Nicolò Trovato
Nino Crimi
Rosario Galati Massaro
Salvatore Crimi
Salvatore Quaceci
Salvatore Sangrigoli
Vincenzo Bulla
Vincenzo Nicolosi
Vincenzo Rosano