Catania

Operazione Blonds: torna in libertà Liliana Pasqualino

Il Gip presso il Tribunale di Catania, dopo l’interrogatorio di garanzia svoltosi stamattina, ha revocato la misura degli arresti domiciliari nei confronti dell’indagata Liliana Pasqualino di Caltanissetta, rimettendola in libertà,  accusata di far parte di un’associazione per delinquere capeggiata dal coindagato Pietro Biondi di Catania, finalizzata alla frode in pubbliche forniture e maltrattamenti di minori non accompagnati, in pieno accoglimento della richiesta formulata dal suo difensore, l’avv. Rosario Didato.

L’indagine. Secondo le Procure di Gela e Catania il gruppo risparmiava sulle spese di gestione allo scopo di «accumulare, massimizzandoli, i profitti economici che, poi, venivano reinvestiti in altre lucrose attività imprenditoriali». Le irregolarità non venivano certificate o non venivano comminate le sanzioni grazie alla collaborazione dei due dipendenti dell’Inps che in cambio avrebbero ottenuto maggiori entrate per familiari che lavoravano per le cooperative o l’assunzione della moglie.

L’organizzazione, secondo l’accusa, era promossa dal catanese Pietro Marino Biondi e dalla gelese Gemma Iapichello (entrambi in carcere), che avrebbero creato un vero e proprio ‘sistema, realizzando, accusa la Procura, «una commistione tra controllore e controllato, circostanze dalle quali il sistema anche corruttivo traeva considerevoli vantaggi.

Gli altri indagati sono Kasia Chylewska di 38 anni, Natale di Franca di 59 anni, Paolo Duca di 40, Clara Favatella di 36, Giuseppina Foti di 46, Alessandro Giannone di 35, Giuseppe Palumbo 61 anni, Francesca Politi di 33 anni e Francesca Ventimiglia di 58 anni.