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Rapinavano banche in Toscana: presi altri due banditi (ft)

Ieri avevano preso i primi tre componenti di una banda di rapinatori che agiva nell’Alta Toscana e della Liguria, pendolari da Catania: Giuseppe Cosentino, di 57 anni, Giuseppe Iuppa, di 47 e Glauco Cosentino, di 26 anni. Adesso  sono state arrestate le altre due persone che venivano ricercate: i catanesi Giovanni Nicosia di anni 26 e  Antonio Florio di anni 19.

In particolare i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di CataniaSquadra Lupi – hanno attivato una vera e propria caccia all’uomo finita ieri sera, intorno alle 21:30, quando gli altri due correi, sono stati costretti a costituirsi nel carcere di Augusta, casa di reclusione dove sono stati raggiunti dai carabinieri che hanno provveduto a notificar loro l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lucca in ordine al reato di rapina aggravata in concorso.        

La vicenda che aveva già portato all’arresto  di Giuseppe Cosentino, di 57 anni, Giuseppe Iuppa, di 47 e Glauco Cosentino, di 26 anni, tutti di Catania riguarda due rapine messe a segno il 30 aprile scorso a Lunata di Capannori (Lucca), presso la Cassa di Risparmio di Volterra ed il 5 luglio scorso presso il Monte dei Paschi di Siena di Marina di Massa (Massa Carrara).

In entrambi gli episodi i malviventi, per farsi consegnare il denaro, minacciarono e colpirono ripetutamente con calci e pugni gli impiegati, tanto che uno di questi riportò lesioni guaribili in otto giorni. Le indagini, fanno sapere i militati, hanno consentito di accertare che i cinque avevano messo a punto un articolato disegno criminoso che prevedeva la commissione di numerose rapine nelle province dell’alta Toscana ed in particolare in quelle di Lucca, Pisa e Massa, nonchè in Liguria, in provincia di La Spezia, riuscendo a portarne a termine due. Gli arrestati, provenienti dalla Sicilia a bordo di automezzi non direttamente riconducibili a loro, utilizzavano come base d’appoggio un appartamento nel centro di Massa (Massa Carrara), che gli consentiva di muoversi agevolmente nell’area per effettuare i ‘sopralluoghi’ agli obiettivi individuati.

Per tutti l’accusa è di rapina aggravata.