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Traffico di cocaina ed eroina, confisca di beni per 60 mila euro a padre e figlio

La Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto emesso dal Tribunale di Palermo  Sezione Misure di Prevenzione con il quale è stato disposto nei confronti di BRONTE Giovanni 43 anni e BRONTE Giuseppe25 anni, rispettivamente padre e figlio, la confisca di beni, già oggetto di sequestro nel 2016 su proposta del Questore di Palermo, per un valore di oltre € 60.000, consistenti in un’ autovettura, in un motociclo, nonché nella somma di denaro contante di oltre € 30.000.

BRONTE Giovanni, soggetto che risulta abitualmente dedito ad attività delittuose e che annovera precedenti penali per i reati di furto, estorsione, rapina e, soprattutto, nel settore della produzione e del traffico di sostanze stupefacenti, è stato già sottoposto alla Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno nel comune di Palermo, nel 2006 e nel 2015.

Il figlio, BRONTE Giuseppe, nonostante la giovane età, risulta gravato da numerosissimi pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e la persona; in particolare si è distinto come soggetto stabilmente e professionalmente inserito nel settore della produzione e del traffico di sostanze stupefacenti; il 12 luglio 2016 è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato per il reato di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, insieme ad altri soggetti, nell’ambito dell’operazione “Tiro Mancino” della Squadra Mobile di Palermo, che ha permesso di disarticolare una vasta organizzazione criminale dedita all’importazione, principalmente attraverso il canale campano, di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, marijuana ed hashish, destinate ad essere poi smerciate sui mercati palermitano, trapanese ed agrigentino.

In ultimo, il 30 novembre 2018 BRONTE Giuseppe è stato raggiunto da una nuova Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere nel contesto di un’altra operazione condotta sempre dalla Squadra Mobile di Palermo, denominata “Lampedusa”, attraverso cui è stato accertato il suo ruolo di  promotore ed organizzatore nell’ambito di un’organizzazione dedita al traffico di droga.

Le indagini patrimoniali condotte dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo  hanno dimostrato come sia BRONTE Giovanni che BRONTE Giuseppe non disponessero di entrate lecite ed idonee per l’acquisto dei beni oggetto dell’odierno provvedimento di confisca del Tribunale di Palermo, ritenuti pertanto frutto evidente delle di loro attività delittuose.

Con il medesimo provvedimento il Tribunale di Palermo ha applicato inoltre a BRONTE Giuseppe la Misura di Prevenzione Personale della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno nel comune di residenza per la durata di due anni e sei mesi.