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Rifiuti, Romano( Eurispes): “La Sicilia cenerentola della differenziata “

“Un modello di sviluppo eco-sostenibile non può prescindere dalla soluzione del problema – ancora non pienamente trovata nel nostro Paese – della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. La disomogeneità dei vari sistemi adottati nelle varie parti del Paese è un fatto, cosi come un fatto è il primato del Mezzogiorno per quanto riguarda le carenze legate al servizio. Un esempio: la raccolta differenziata dei rifiuti nel Nord Italia è al 64%, al Centro al 49 e al Sud è al 38%. Nelle città dove il servizio di raccolta è peggiore, la spesa è più alta per le famiglie. Al Nord il 69% dei rifiuti viene bruciato per produrre energia, al Sud il 62% va in discarica. Nel Mezzogiorno gli operatori pubblici del settore sono il 33%, nel settentrione il 66%”. Così, Saverio Romano, Responsabile del Dipartimento Mezzogiorno Eurispes, intervenuto al convegno su Rifiuti da apparecchiature elettroniche ed elettriche organizzato presso l’Assemblea regionale siciliana da Confcommercio, Ancra Sicilia e Consorzio siciliano Raee.

“Recupero dei metalli preziosi dai rifiuti elettronici? I rifiuti sono preziosi, e i rifiuti elettronici più degli altri: nei dispositivi che finiscono nelle discariche si trovano infatti metalli come oro e argento – dice –Secondo l’ONU nel 2014 nel mondo sono stati prodotti dai 20 ai 50 milioni di tonnellate di rifiuti hi-tech, contenenti 320 tonnellate d’oro e 7200 d’argento per un valore di oltre 15 miliardi di euro”. “Un tesoro tra i rifiuti: il recupero metalli preziosi – spiega ancora Romano –Al momento, però, la maggior parte di questi metalli preziosi non viene recuperata. In Europa ogni anno vengono prodotti 10 milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), e solo il 33% di questi viene riciclato nei impianti recupero metalli preziosi dai RAEE. Se la percentuale fosse portata all’80% si potrebbero recuperare materiali preziosi per 1 miliardo di euro. I rifiuti tecnologici, o e-waste, sono in aumento: i maggiori produttori di spazzatura hi-tech al momento sono Stati Uniti e Unione Europea, ma sono in rapida crescita i paesi emergenti, come la Cina”.