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Stato-Mafia, il M5S gioisce. Sgarbi: “condanna senza prove è un insulto allo stato di diritto”

“Un giorno storico per la citta’ di PALERMO e l’Italia intera. La trattativa stato-mafia, secondo i giudici della Corte d’Assise di PALERMO, non solo c’e’ stata, ma ha determinato la commissione di un gravissimo reato contro i fondamenti democratici del nostro Stato”. Lo dicono Aldo Penna, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, e Ugo Forello, capogruppo dei Cinquestelle al Comune di PALERMO.

“Grazie all’impegno, al coraggio e alla determinazione della Procura della Repubblica di PALERMO – affermano Penna e Forello – si e’ finalmente iniziato a far luce su uno dei periodi piu’ bui del nostro paese, in cui uomini dell’arma e esponenti politici avrebbero tentato di scendere a patti con la Mafia, violenta e sanguinaria. Fa riflettere la condanna, in primo grado, dell’ex senatore dell’Utri, uomo di riferimento di Berlusconi a PALERMO. Non possiamo, percio’, non ribadire la posizione del M5S circa l’impossibilita’ di avviare alcuna trattativa per la formazione di un governo con il leader di Forza Italia”.

Dall’altro lato invece il critico d’arte e parlamentare nazionale Vittorio Sgarbi,commenta cosi la sentenza: “La condanna di Mori, Subranni, De Donno e Dell’Utri, senza prove, è un insulto allo stato di diritto. Il collegio giudicante ha accolto come prove i teoremi dell’accusa”. “Il processo ha celebrato il tentativo di ricostruire una storia che non c’è stata, in perfetta contraddizione con gli atti degli imputati. Sono certo che la Corte d’appello rovescerà questa sentenza che umilia chi ha combattuto la mafia e catturato Riina. I fatti non sono opinioni” conclude.