“Mettiamoci in Gioco”, dal 28 Maggio in arrivo la terza edizione a Palma di Montechiaro

Come per il 2015, anche quest’anno, l’evento “Mettiamoci in Gioco tra Sport e Cultura” sarà nuovamente ripetuto.

L’evento tenutosi l’anno scorso, è stato un’occasione preziosa, uno spazio speciale rispetto ad altri contesti della vita quotidiana dove adulti, ragazze e ragazzi, insieme, hanno sperimentato emozioni, relazioni, percorsi e dove si sono creati tempi, spazi e modi per la condivisione e l’elaborazione comune delle esperienze vissute.
Tutti noi, abbiamo visto per le vie della città genitori accompagnare i loro figli, orgogliosi di mostrare i successi sportivi dei propri bambini, con il sorriso sulla faccia e abbiamo visto anche genitori farsi accompagnare da loro anche essi orgogliosi della loro presenza e delle loro attenzioni.

Mettiamoci in Gioco

Tutti quanti, abbiamo scoperto un mondo che in parte non conoscevamo, il mondo delle associazioni sportive operanti nel nostro territorio, (numerose) che in silenzio e con il duro lavoro tentano di costruire, formare e fare scoprire ai bambini la loro personalità, la conoscenza del proprio corpo, della propria socialità, la sperimentazione delle regole sportive, di potenzialità e dei limiti individuali.
A differenza dell’anno precedente, per il 2016, la durata dell’evento occuperà sette giornate e non quattro, (dal 28 al 31 maggio, 1, 2 e 4 giugno) all’interno delle quali, le associazioni operanti sul nostro territorio potranno mettere in mostra il loro duro lavoro svolto durante l’anno attraverso varie esibizioni.
Durante le sette giornate, a Palma di Montechiaro, grazie all’impegno della società Montis Clari Bikers e al suo presidente sarà ripetuta (29 maggio) la II gara regionale di Gran Fondo di Mountain Bike Borgo Tomasi di Lampedusa dove parteciperanno atleti provenienti da tutta la Sicilia.
Saranno organizzati concerti, gare sportive anche attraverso il coinvolgimento dei ragazzi e dei bambini delle scuole, e tantissimi altri eventi sportivi, culturali e musicali.
Lo scopo di organizzare queste sette giornate di sport e cultura a ricordare gli Agones (così venivano chiamati i giochi sportivi nell’antica Grecia) è quello di far conoscere ai cittadini l’attività svolta dalle associazioni sportive e permettere agli stessi di impossessarsi di quegli spazi (piazze, vie cittadine, ecc) che oggi hanno perso la propria identità.
Come diceva Platone: “Si capisce molto di più di una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazioni.”
L’organizzazione di tale eventi, cosi come gli “agones” non saranno soltanto competizioni da tenersi in pubblico, ma anche importanti momenti di aggregazione, fondamentali per lo sviluppo della cultura in ogni sua forma. Avvenimenti di sport, arte e cultura in una vera e propria simbiosi all’interno del nostro territorio.
Attraverso l’organizzazione di tale evento, che toccherà diversi punti del centro storico e di altre aree del nostro territorio che ospitano elementi architettonici di particolare pregio ambientale, architettonico e paesaggistico, si consentirà ai cittadini e ai visitatori, non solo di partecipare alle esibizioni organizzate dalle associazioni, ma si permetterà, attraverso passeggiate a piedi o con la bici, di riscoprire e godersi le bellezze del nostro patrimonio.
Lo scopo principale di tale progetto da realizzare sul territorio di Palma di Montechiaro è quello di creare un “laboratorio” che sappia esprimere una grande opportunità di conoscenza e di crescita sociale e culturale per tutta la comunità, rappresentata dall’immenso mondo delle associazioni sportive e dall’aggregazione giovanile di figure di spicco che tanto hanno dato allo sport palmese.
Siamo convinti che oggi lo sport è diventato un fenomeno sociale ed economico di primaria importanza, risultando in assoluto lo strumento migliore per educare, formare,
favorire l’integrazione e la solidarietà, in grado di guardare con attenzione i più giovani e rivolgersi all’età matura. In un momento in cui da molte parti si segnala la fase molto delicata vissuta delle tradizionali “agenzie educative” (famiglia, scuola, chiesa), lo sport deve farsi carico di queste responsabilità, in quanto i momenti aggregativi che riesce ad esprimere risultano essere l’ancora di salvezza per molti giovani.
Così come è indubbio che l’attività fisica, da sola, è in grado di diminuire il rischio di mortalità per qualsiasi malattia.
Abbiamo quindi bisogno di “costruire assieme” conoscenza, coesione, investire sui luoghi dei giovani, per la loro produzione culturale dei giovani e la loro formazione, promuovendo sani stili di vita attraverso lo sport. Investire nello sport significa investire nell’educazione, nella salute e nella cultura dei giovani e della società civile. La scelta di coinvolgere tanti soggetti è finalizzata a ricondurre a “progetto di città ” la funzione culturale ed educativa dello sport, che si intende svolgere unitamente con le articolazioni dirette dell’Amministrazione comunale, con tutte le istituzioni culturali e con tutte le agenzie, gli enti, le associazioni che ne possono e ne vogliono far parte. Con questo evento, rinnoviamo un appello alla città.
Occorre continuare nel lavoro comune per una nuova messa a punto del nostro sistema sportivo, soprattutto in questo periodo in cui l’impegno di tutti è complicato dal contesto di crisi che ridimensiona i nostri programmi.
In questa logica, che è la logica con cui queste associazioni sono nate e stanno egregiamente lavorando, conseguendo ottimi risultati, lo sport va concepito all’interno di un grande progetto per la comunità, quale elemento di coesione e di opportunità per le persone.

Lo sport “di base” in particolare si fonda sulla gratuità e sull’impegno volontario delle persone e sulle pari opportunità per tutti. In momenti come questo si pongono avanti a noi due strade: o ognuno lavora per sé, o si uniscono le forze in un lavoro comune che moltiplica le energie.

Tutti noi, scegliamo la seconda strada, con fiducia e con la consapevolezza che dai periodi di crisi escono le idee e le energie migliori e lanciamo l’invito a tutti i nostri concittadini a mettersi in gioco per qualcosa che ne vale veramente la pena.