Nella splendida monumentale location del Palazzo Ducale a Palma di Montechiaro si è inaugurata la mostra dedicata alla memoria di “Lillo Leone e i suoi colori”, voluta dagli infaticabili congiunti e patrocinata dal locale Comune in collaborazione con l’associazione culturale “Visioni Kairos” e con “Fraternità di misericordia”.
All’evento, erano presenti numerosi ospiti che hanno calorosamente partecipato all’iniziativa. In particolare si è notata la presenza del commissario del Libero consorzio di Agrigento Giuseppe Marino.
Lillo Leone brillante ed eclettico giovane della città del Gattopardo, nel lontano 1965, ebbe un gravissimo incidente stradale che frenò e segnò la sua vita e quella dei suoi congiunti.
Tuttavia, la forza innata di questo talento puro della natura, uscì fuori da quelle macerie, quasi come una “araba fenice”.
Decisamente, fu Lui a stravolgere il suo destino.
In pochissimi anni ridisegnò la sua nuova esistenza, che fu perennemente improntata alla rettitudine morale, all’impegno per il prossimo e al volontariato. Lillo Leone espresse il suo talento anche nel campo dell’arte e della poesia. Diverse, infatti, sono le poesie, anche edite, di Lillo Leone che, pur nell’ovvio, includibile rievocare, esplicito ed incombente fra le parole, giammai fanno precipitare la tristezza del suo ritrovarsi fisicamente impedito ed il più che comprensibile, giustificabilissimo stizzirsi per l’assenza di risposta al suo perenne interrogativo “perché proprio a me?”
In proposito il curatore della mostra il professore Nuccio Mula sul pittore Lillo Leone sentito dal cronista si è espresso così: “L’aspetto materico/informale, appunto. Quello, che, ad un certo punto dell’esistenza, seduce ed avvince, come irresistibile sortilegio del non – forma, ogni artista che sia degno di chiamarsi e, soprattutto, d’essere definito tale, anche Lillo Leone, al quale difettò, purtroppo, un eccesso di modestia che, comunque, rimane indiscutibilmente esemplare a fronte di tante, troppe mediocrità in effimera autocelebrazione, in vita, mai volle esporre le sue opere. Un vero peccato! “
Sia il Sindaco della città del Gattopardo Stefano Castellino, sia Letizia Pace, presidente del Consiglio comunale hanno convenuto, nel tratteggiare la figura empatica di Lillo Leone, apprezzandone le forti doti umani e morali, come sia rimasto nell’immaginario collettivo eternamente un “giovane”.
I congiunti del pittore con l’inaugurazione della mostra hanno voluto onorare al meglio la giornata internazionale della disabilità, dichiarando l’intenzione di devolvere il ricavato della vendita dei quadri alle locali “Fraternita misericordia” e “Afadi”.
L’imponente esposizione delle cento tele, riunite in cinque differenti itinerari, continuerà per tutta la prima settimana del corrente mese di dicembre con ingresso libero.