Sicilia: gruppi Ars sotto esame, giudizio Corte Conti su spese

I conti dei gruppi parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana al giudizio dei magistrati contabili. Il presidente della sezione di controllo della Corte dei Conti per la Regione siciliana, Maurizio Graffeo, ha convocato stamane l’udienza per pronunciarsi sulla correttezza dei bilanci dei dodici gruppi. Il 20 febbraio la presidenza dell’Ars aveva trasmesso alla Sezione di controllo i rendiconti di gestione dei contributi ricevuti per il 2016. A seguito dei controlli, spiega la Corte, sono emerse alcune difformita’ alle prescrizioni e determinate carenze nella produzione della documentazione, comunicate all’Assemblea il 9 marzo scorso affinche’ i gruppi procedessero alle correzioni su cui oggi intervengono i magistrati di via Notarbartolo. Al gruppo del Movimento Cinque Stelle sono stati cosi’ chiesti chiarimenti in ordine alle somme accreditate ai dipendenti per circa 20.600 euro e di produrre le autorizzazioni per l’acquisto di quotidiani. Al gruppo del Partito Socialista Italiano-Pse, si chiede di documentare a che titolo siano state corrisposti 11.000 euro a due dipendenti e di chiarire la differenza di 4288 euro tra quanto rendicontato (195.669 euro) e quanto documentato (191.381 euro). Chiarimenti su spese per il personale sono stati chiesti al gruppo Grande Sud-Pid e a consulenze alla cui voce sono indicati 20.887 euro.

Poi il Partito Democratico, dal quale i magistrati vogliono spiegazioni in ordine a somme aggiuntive per 39.000 euro pagate al personale del gruppo su un totale di 598.573 euro; sotto osservazione anche le spese per i buoni pasto dei dipendenti per 3.643 euro, di cui il capogruppo deve dimostrare la corrispondenza tra il numero di quelli corrisposti e le giornate lavorative effettivamente superiori alle sei ore, come previsto dai contratti integrativi. Spiegazioni devono essere date anche su incarichi di consulenza per 52.839 euro e per spese promozionali e di rappresentanza dove sono appostati 21.545 euro. Si fanno le pulci pure al rendiconto del Nuovo Centrodestra cui e’ stato chiedo di giustificare 23.000 di spese per il personale, 20.457 euro per consulenze, 1502 euro di spese telefoniche, 5686 euro di rappresentanza e convegni. A seguire i Centristi per la Sicilia che devono fornire lumi su 32.873 euro destinati al personale, su spese per consulenze nel cui capitolo sono appostati 54.000 euro, e per attivita’ di rappresentanza, telefoniche e logistica, per le quali sono previsti circa 28.000 euro. Al Partito dei siciliani-Mpa, chieste spiegazioni su pagamenti al personale per 66.000 euro e a spese per consulenze e trasferte. Per il gruppo Forza Italia si tratta, tra l’altro, di chiarire a che titolo 16.588 euro siano stati accreditati ai dipendenti per “arretrati anni precedenti”; di produrre alcuni contratti di lavoro; e di supportare con documentazione le spese sostenute per le spese di comunicazione, per le quali sono appostati 17.800 euro, e alcune consulenze (11.759 euro). Per la Lista Musumeci, chiarezza viene chiesta su un contratto per un dipendente per 8000 euro e per buoni pasto (5135 euro), nonche’ spese telefoniche per 659 euro. Dubbi della Corte dei conti anche sul bilancio del Patto dei democratici – Sicilia futura, in ordine al calcolo delle entrate, alle spese per missioni e trasferte del personale (1.085 euro) e a due trasferte a Roma. Segnate in rosso inesattezze nei saldi finali del rendiconto di Sicilia democratica, che presentano una differenza per difetto di 2800 euro nel ‘fondo cassa finale per spese di funzionamento’; e chiarimenti sono sollecitati in ordine alle spese per il personale e ai versamenti per le ritenute fiscali e previdenziali, ai 13.650 euro per gli addetti stampa. Infine, rilievi al Gruppo misto, anche in questo caso in riferimento a spese per il personale, oltre che su una serie di bonifici a societa’ assicurative.