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Blitz “Street Food”, hashish e cocaina nell’agrigentino: 6 arresti, ragazzine usate come corrieri della droga (video)

I carabinieri smantellano una rete di pusher che si riforniva di hashish e cocaina a Palermo per poi rivendere al dettaglio nelle piazze di Sciacca, Menfi, Santa Margherita Belice e Montevago. Sei le misure cautelari eseguite, ragazzine di 14 anni usate come corrieri per trasportare gli stupefacenti. 

I viaggi verso Palermo venivano organizzati praticamente quasi ogni giorno: effettuavano carichi di droga – prevalentemente hashish e cocaina – per poi rivenderle al dettaglio nelle piazze di Sciacca, Menfi, Santa Margherita Belice e Montevago.

Alle prime luci dell’alba sono stati i carabinieri della Compagnia di Sciacca – insieme ai militari della stazione di Menfi – ad eseguire sei ordinanze di custodia cautelare – tra carcere e domiciliari – nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver destinato l’uso della droga anche a minori. Consumatori ma anche corrieri: dalle attività di indagini è emerso infatti che ragazzine tra i 13 e 14 anni non soltanto consumavano le sostanze diventando così destinatari ultimi del traffico di droga ma  – in alcuni episodi – divenivano di fatto veri e propri corrieri , effettuando viaggi con stupefacente occultato tra gli indumenti intimi.

L’operazione prende il nome di “Street Food” perché gli indagati, per parlare della sostanza stupefacente che dovevano trasportare, facevano riferimento sempre a cene, cibi da asporto e street food.  Tra gli indagati spiccano le figure di due menfitani, (uno detto papa’) ed un altro (detto carciofetto), che gestivano il sodalizio mettendo a disposizione autovetture e telefoni cellulari per l’approvvigionamento ed il trasporto della droga.

Si stima che in circa tre mesi, gli indagati abbiano movimentato sulle piazze di spaccio vari chili di hashish ed alcuni etti di cocaina, la maggior parte destinati ai piu’ giovani, per un giro di affari complessivo di circa 200.000 euro

 

 

L’indagine portata a termine, rientra nell’ambito di una intensificazione delle attività di contrasto in materia disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento per arginare lo specifico fenomeno criminoso.