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Dopo l’alluvione comincia la conta dei danni: Ribera e Sciacca in ginocchio (VIDEO)

Il maltempo, dopo aver dichiarato anche questo fine settimana guerra alla provincia di Agrigento, sembra aver firmato una tregua.

Licata appena sette giorni fa; Ribera, Sciacca e la Valle del Belice l’ultimo fine settimana.

E’ cominciato, dunque, il momento della conta dei danni. In ginocchio agricoltura e viabilità. Il centro più colpito è sicuramente Ribera.

Nel “Paese delle Arance” i danni ammonterebbero a circa 80 milioni di euro: soltanto 50 interessano la rete della viabilità, soprattutto quella che garantisce l’accesso ai fondi agricoli; altri 30 milioni di euro sono calcolati in danni agli agrumeti e alla produzione.

Foto tratta dal sito www.corrieredisciacca.it

A Sciacca, la situazione non è poi così diversa. Sono circa 20 milioni di euro causati dall’alluvione: i problemi emergono sia nel centro del paese, dove si sono verificati dei cedimenti, sia nelle zone del torrente Cansalamone che è straripato sabato.

Forti disagi anche a Caltabellotta. Si stimano, infatti, circa 15 milioni di euro  di danni a strade, viabilità e immobili. Quasi 20 famiglie, nella giornata di ieri, sono state fatte sgomberare: “Caltabellotta è stato l’epicentro dell’alluvione – ha dichiarato il primo cittadino Segreto – La strada per Sciacca è ancora impraticabile”.

Vincenzo Bono, disperso da sabato a Sciacca

Intanto continuano senza sosta le ricerche di Vincenzo Bono, l’allevatore 60enne scomparso a Sciacca sabato pomeriggio. La sua auto, ritrovata ai piedi di un torrente, è irriconoscibile e distrutta da fango e acqua. E’ stato rinvenuto anche un maglione, nelle vicinanze della Renault Clio, che una delle figlie di Bono ha riconosciuto. Nelle ricerche da ieri sono impegnati anche gli uomini del “Soccorso Alpino”.

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, in visita nelle zone alluvionate ha dichiarato : “Lunedì mi attiverò con una delibera di giunta di governo per assegnare a Ribera, a Sciacca, a tutti comuni del comprensorio agrigentino i dovuti finanziamenti per affrontare l’emergenza immediata e permettere subito la ripresa delle attività cittadine ed agricole bloccate dalla calamità naturale, così come è stato fatto nei giorni scorsi a Licata”.