Cronaca

Il pentito Tuzzolino (super-protetto) chiamò “Le iene” per farsi intervistare e si fa scoprire

Il pentito farlocco, almeno così lo disegna l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura, a carico di Giuseppe Tuzzolino, pur essendo sotto tutela e protetto a vista in località segreta, ha pensato bene di rivelare identità e misure di protezione per cercare un contatto con la trasmissione Le iene per organizzare un’intervista.
Non finisce di stupire l’architetto-massone-pentito Giuseppe Tuzzolino che così viene dipinto dagli inquirenti che lo hanno mandato in carcere:
Sempre nell’ambito di un, quanto meno, disinvolto approccio da parte dell’indagato ai doveri connessi alla sua posizione di collaboratore di giustizia, va segnalato come il Tuzzolino abbia cercato un contatto con una redazione giornalistica al fine di esternare lamentele in ordine a presunti abusi nei sui confronti da parte del personale del Nop: nel mese di marzo 2017 venivano registrate alcune conversazioni tra il Tuzzolino e Filippo Roma, reporter del programma “Le iene”, per programmare un’intervista del collaboratore. Senza voler entrare nel dettaglio di questa ennesima pantomima del collaboratore si evidenzia come, ancora una volta, si sia in presenza di un comportamento del tutto incompatibile con i doveri di riservatezza collegati allo status di collaboratore di giustizia.
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