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Intensificati i controlli: due arresti dei Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Milazzo ed in particolare i militari della Stazione di Milazzo hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Corte di Appello di Messina su richiesta avanzata dalla locale Procura Generale, a carico di Alina Cristina Frandes, cittadina rumena, 33 anni, residente a Milazzo, poiché ritenuta responsabile di danneggiamento ed evasione.

Il provvedimento cautelare scaturisce dall’esito dell’attività svolta dai Carabinieri a seguito di un intervento effettuato nella nottata dell’1 novembre u.s., che permetteva di evidenziare come la donna, che si trovava sottoposta alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione, si allontanava per compiere dei danneggiamenti.

In particolare, nella nottata del 1 novembre, una pattuglia del Norm  – Aliquota Radiomobile, interveniva su richiesta di alcuni vicini della Frandes, che denunciavano il danneggiamento della propria autovettura. I Carabinieri intervenuti acquisivano utili elementi che dimostravano come la 33enne cittadina rumena, per futili motivi, si era allontanava dal proprio domicilio per danneggiare prima la porta e poi l’autovettura dei vicini.

La Corte di Appello di Messina, ritenuto che il comportamento della Frandes e i fatti denunciati costituivano una violazione dei divieti a cui era sottoposta, disponeva l’aggravamento della misura degli arresti domiciliari con provvedimento custodiale.

L’arrestata, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’A.G. è stata accompagnata nella casa circondariale di Messina Gazzi.

Altra ordinanza è stata eseguita dai carabinieri della Stazione di Fondachello Valdina che hanno condotto agli arresti domiciliari Carmelo Milazzo, anch’egli destinatario di una misura di aggravamento. Nello specifico l’uomo, già ritenuto responsabile del reato di ricettazione perché trovato in possesso, in Milazzo, l’11 ottobre 2016, di un motore fuori bordo di un’imbarcazione risultata essere oggetto di furto, a seguito della misura del divieto di dimora nella provincia di Messina, si è reso autore di diverse violazioni alle prescrizioni impostegli, non ultime a quelle della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, cui tra l’altro risultava essere sottoposto.