Cronaca

Maxitruffa informatica, banda ha incassato un mln in 2 mesi

In meno di due mesi avrebbero incassato un milione e 200 mila euro, soldi fatti sparire tramite passaggi su vari conti bancari o investiti in bitcoin, e truffato circa 100 persone. Sono i numeri del maxi raggiro informatico realizzato da una banda di cinque cyber criminali arrestati dai carabinieri di Messina. L’organizzazione era composta di quattro calabresi e un abruzzese e colpiva in tutta Italia. Tra i casi emersi, quello di una donna della provincia di Milano, correntista di una banca online, il cui indirizzo email e’ stato modificato dalla banda. L’utente ha contattato la falsa Pec creata dagli indagati per chiudere il proprio conto corrente. Uno degli indagati, utilizzando un’identita’ rubata ad un altra vittima, spacciandosi per il funzionario della banca incaricato di gestire la pratica di chiusura del conto, si e’ messo in contatto con la donna ed e’ riuscito a farsi indicare i codici per operare. In realta’, il finto funzionario ha sostituito tutti i recapiti della donna con altri a lui riconducibili e, poiche’ sul conto vi erano pochi euro, ha utilizzato la carta di credito abbinata per compiere una serie di acquisti online di varia merce fino al limite massimo di spesa di mille euro. Un’altra donna, sempre di Milano, e’ stata contattata telefonicamente dal finto funzionario che l’ha informata che per motivi di sicurezza andavano cambiati alcuni dati anagrafici nel suo sito di home banking e si e’ fatto dare le credenziali di accesso e la password indispensabile per le operazioni. La donna, pero’, si e’ insospettita e ha fatto un estratto conto, scoprendo che era appena stato effettuato un bonifico di 49mila euro dal suo conto corrente verso un altro intestato ad una terza persona. Le indagini hanno fatto luce sul sistema utilizzato anche per riciclare il denaro carpito alle vittime attraverso passaggi in vari conti correnti, bancari e postali, al fine di rendere piu’ complesso seguire i flussi finanziari.