Cronaca

Operazione «Alba Iulia»: sgominata banda badanti che rubava soldi ad anziano (vd e ft)

Sgominata dalla Polizia di Enna una banda di badanti rumeni che aveva sottratto e utilizzato indebitamente delle carte di credito a un ultraottantenne derubandolo di diverse migliaia di euro. Alcuni di loro sono accusati anche di ricettazione di monili in oro e brillanti di valore, oltre a un’ingente somma di denaro.

Nell’operazione “Alba Iulia”, coordinata dalla Procura di Enna, tre le misure di custodia cautelare, due delle quali in carcere, e diverse persone indagate.

Ulteriori dettagli verranno comunicati nel corso della conferenza stampa che si terra’ presso l’Auditorium del Palazzo di Giustizia di Enna alle 10:30, alla presenza del procuratore Massimo Palmeri e del sostituto procuratore Domenico Cattano.

IN AGGIORNAMENTO

Nella giornata di venerdì 9 novembre u.s., la Polizia di Stato, a conclusione di articolata e complessa attività investigativa – coordinata brillantemente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna – nelle persone del Sig. Procuratore dott. Massimo Palmeri e del Sostituto Procuratore dott. Domenico Cattano –  ha proceduto ad arrestare due soggetti di nazionalità romena, nonché sottoporre all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria una donna, anch’ella romena, in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare.

Tutti risultano indagati a vario titolo per reati contro il patrimonio ed in particolare per aver sottratto ed utilizzato indebitamente delle carte di pagamento ad un anziano signore – che accudivano come badanti – derubandolo di oltre 14.000 euro; nonché due di loro, un uomo ed una donna, coniugi, per la ricettazione di un anello in oro e brillanti di ingente valore di una nota casa di preziosi, nonché di un paio di orecchini in oro.

L’attività investigativa in argomento svolta da questa Squadra Mobile e della Squadra di P.G. del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, corroborata anche da attività tecniche di intercettazioni ambientali e telefoniche, trae origine dall’indagine avviata nel mese dicembre 2017 a carico di LASZLO Miklos,  diretta dalla Procura della Repubblica di Enna, per porre fine ad una serie di reati predatori che, a far data dal mese di novembre 2017, stava interessando il territorio del comune di Piazza Armerina (En), anche con gravissime quanto inconsuete rapine in abitazioni, consumate in pregiudizio di persone anziane e quindi molto vulnerabili. I reati venivano commessi da un gruppo di soggetti, tutti di nazionalità romena, collegati tra loro da rapporti di amicizia e/o di parentela, dediti al compimento di reati contro il patrimonio, dai quali gli stessi traevano la propria esclusiva o principale fonte di sostentamento.

Successivamente all’avvio delle attività tecniche autorizzate dalla Procura della Repubblica di Enna, nella giornata del 3 gennaio 2018, si apprendeva dall’intercettazione di alcune conversazioni tra presenti che il cittadino romeno LASZLO Miklos, unitamente ai complici interlocutori GHIDU Vasile e NICA Teodor Natanael, si stavano attivando per consumare una grave azione criminosa in danno di un’anziana signora, nella sua abitazione ubicata in agro di Piazza Armerina. Pertanto, si interveniva con personale dipendente traendo in arresto i predetti nella flagranza dei reato di tentata rapina e furto consumato.

Le indagini proseguivano nell’ambito del medesimo procedimento penale allo scopo di raccogliere elementi probatori in ordine ad altri episodi delittuosi di cui erano indiziati i tre soggetti, come furti in abitazione e rapine commesse nei mesi precedenti nel centro armerino ed allo scopo di recuperare almeno parte della refurtiva. Tale attività culminava con una corposa comunicazione di notizia di reato, cui seguiva, nell’ottobre 2018, la notifica dell’avviso di conclusione indagini a carico di LASZLO Miklos e GHIDU Vasile, ritenuti responsabili di numerosi reati predatori, commessi nel territorio di Piazza Armerina nel corso del 2017, fra cui una precedente violenta rapina agli stessi coniugi oggetto della rapina sventata, messa in atto la sera del 30 novembre 2017.

Lo sviluppo delle indagini, anche tecniche, proseguite nei confronti di altri soggetti, prevalentemente di cittadinanza romena, consentiva di acquisire importanti elementi in ordine alla commissione di altri reati contro il patrimonio e la persona, direttamente e/o indirettamente riconducibili alla “banda” cui erano organici gli indagati LASZLO Miklos, GHIDU Vasile e NICA Teodor Natanael, già tratti in arresto. Detta attività proseguiva nell’ambito di un nuovo procedimento penale, anch’esso coordinato dalla Procura della Repubblica di Enna.  

Il Pubblico Ministero titolare delle indagini, valutati gli esiti dell’attività investigativa, avanzava al G.I.P. presso il Tribunale di Enna richiesta di Ordinanza applicativa della custodia cautelare, che veniva accolta, con conseguente emissione di misure cautelari a carico dei sottonotati soggetti, tutti dimoranti a Piazza Armerina:

  1. Custodia Cautelare in Carcere:

 

  • HANGHIUC Silviu Iulian, nazionalità romena, classe 1991;

 

 

  • SURUGIU Pavel Bogdan, nazionalità romena, classe 1987;

 

 

Silviu Iulian Hanghiuc
Pavel Bogdan Surugiu
Un prelievo illecito al bancomat

Obbligo di Presentazione alla Polizia Giudiziaria:

 

  • S. A. M. R., nazionalità romena, classe 1996.

 

Indagati:

SURUGIU Pavel Bogdan e S. A. M. R. per il reato p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv, 624 e 61 nn. 2, 5 e 11 c.p. poiché in concorso tra loro, al fine di trarne profitto per sé o per altri, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, si impossessavano:

 

 

    1. della carta bancomat, intestata ad un anziano, classe 1933, nato a Piazza Armerina;
    2. di un’altra carta bancomat intestata alla medesima persona offesa;

Nello specifico si impossessavano delle suddette carte sottraendole all’anziano che le custodiva nella camera da letto presente all’interno della propria abitazione, sita a Piazza Armerina.

Con l’aggravante di aver commesso il reato  per eseguire quello di cui ai capi B), C), D) ed E) dell’imputazione.

Con l’aggravante di aver approfitto di circostanze personali tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, sia  in relazione all’età della persona offesa, di anni 84, sia relativamente al suo stato di salute, essendo quest’ultima costretta quasi perennemente a stare a letto poiché affetta da diverse patologie, fra le quali un grave ictus celebrale.

Con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di relazioni  domestiche e di coabitazione, in quanto i coniugi SURUGIU, all’epoca dei fatti, svolgevano l’attività di collaboratori domestici della persona offesa, con la quale convivevano.

In Piazza Armerina dall’agosto 2017 al febbraio 2018.

 

SURUGIU Pavel Bogdan e HANGHIUC Silviu Iulian

 

 

  • per il reato p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv c.p. e 55, comma 5, della Legge n. 231 del 21.09.2007, poiché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizzavano, non essendone titolari la carta bancomat, intestata all’anziano cui al capo A) dell’imputazione, effettuando quindici prelievi.

 

In Piazza Armerina dall’agosto 2017 al febbraio 2018.

SURUGIU Pavel Bogdan, S. A. M. R. e HANGHIUC Silviu Iulian

 

per il reato p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv, 624 e 625 n. 3 c.p., poiché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, al fine di trarne profitto per sé o per altri, si impossessavano della somma di euro 14.650,00 sottraendola dal conto corrente bancario, intestato all’anziano. Con l’aggravante di aver commesso il reato in tre persone.

 

SURUGIU Pavel Bogdan per il reato p. e p. dagli art.  55, comma 5, della Legge n. 231 del 21.09.2007, poiché, al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizzava, non essendone titolare la carta bancomat, intestata all’anziano, di cui al capo A) dell’imputazione, tentando di effettuare un prelievo dallo sportello della filiale di una banca di Piazza Armerina.

 

 

In Piazza Armerina nel febbraio 2018

SURUGIU Pavel Bogdan, S. A. M. R. e HANGHIUC Silviu Iulian, per il reato p. e p. dagli artt. 110, 56, 624 e 625 n. 3 c.p., poiché, in concorso tra loro, al fine di trarne profitto per sé o per altri, ponevano in essere atti idonei diretti in modo non equivoco ad impossessarsi  delle somme di denaro depositate conto corrente, acceso presso la filiale di una Banca ubicata in Piazza Armerina, intestato all’anziano, attraverso un prelievo dallo sportello di una Banca, filiale di Piazza Armerina; evento non verificatosi per cause indipendenti dalla loro volontà e precisamente perché la carta bancomat veniva trattenuta dallo sportello.

 

 

In Piazza Armerina nel febbraio 2018

SURUGIU Pavel Bogdan e S. A. M. R. per il reato p. e p. dagli artt. 110 e 648 c.p. poiché in concorso tra loro, fuori dai casi di concorso nel reato, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquistavano, ricevevano od occultavano un anello in  oro giallo, recante una pietra incastonata tipo brillante, 0,33 carati, nonché degli orecchini in oro giallo, di forma circolare, a torciglione, provento di furto in danno di una coppia di coniugi, all’interno della loro abitazione nell’ agosto 2017.

 

 

In Piazza Armerina  nel febbraio 2018;

Con la recidiva semplice per HANGHIUC Silviu Iulian.