Cronaca

Operazione Cupola2.0, tre ditte interdette da prefetto Palermo

Il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, ha adottato provvedimenti interdittivi ai sensi del codice unico antimafia a carico di tre ditte alla luce dei provvedimenti di fermo della Dda della Procura di Palermo nell’ambito dell’operazione Cupola 2.0 con la quale e’ stata smantellato il tentativo di ricostruire la Commissione provinciale di Cosa Nostra. Uno dei provvedimenti riguarda la Mineo Gioielli’ di corso Tukory intestata al nipote di Mineo che, secondo l’accusa, sarebbe stata la base operativa del presunto capomafia e luogo di frequenti incontri tra gli indagati per mafia. Il provvedimento e’ stato notificato al Comune di Palermo e alla Camera di Commercio.

Il secondo e’ stato emesso per la ‘Sicilia Conglomerati srl’ gia’ destinataria di provvedimento interdittivo, nel 2017, poi annullato dal Tar. Secondo la Dda un imprenditore di Villabate sarebbe stato costretto a comprare da loro il cemento da indagati per mafia e dal presunto capo della nuova cupola di Cosa nostra,. Il provvedimento e’ comunicato ad Anas Spa, al Comune di Palermo ed alla Camera di Commercio.

L’ultimo riguarda la ‘Costruzioni Stradali Infrastrutture’ srl di cui e’ socio unico ed amministratore il titolare della ‘Sicilia Conglomerati’. Il provvedimento e’ comunicato all’Anas, all’Avcp, all’Agenzia delle Entrate di Cagliari, all’universita’ di Catania ed alla Camera di Commercio.