Cronaca

Parcheggiatori abusivi bruciano l’auto del sindaco: quattro arresti (vd e ft)

Su delega della Procura i carabinieri di Siracusa hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip nei confronti di quattro persone, tutte pregiudicate, ritenute responsabili, a vario titolo, dell’incendio doloso dell’auto in uso al sindaco di Siracusa, nel novembre scorso.

I reati contestati sono quelli di tentata estorsione, in concorso formale e materiale, e danneggiamento, aggravati dall’aver commesso il fatto in più persone riunite e contro un pubblico ufficiale. Il provvedimento è stato eseguito con la custodia cautelare in carcere per tre persone, mentre la quarta, una donna legata da stretta parentela con la famiglia Urso, inserita nel clan mafioso Urso-Bottaro, egemone nella città di Siracusa, è stata destinataria della misura degli arresti domiciliari.

Le indagini hanno permesso di accertare come le responsabilità dei gravi fatti delittuosi, siano da ricondursi ad alcuni parcheggiatori abusivi nelle più note zone della città, i quali hanno agito, secondo l’accusa, dopo l’attuazione del regolamento di Polizia urbana che prevede l’adozione di misure di carattere sanzionatorio e l’allontanamento dai luoghi, il cosiddetto Daspo urbano, per chiunque impedisca la libera fruizione delle aree destinate alla sosta.

In particolare, l’incendio dell’autovettura del sindaco di Siracusa, è avvenuta all’indomani della pubblicazione sui giornali locali di articoli che riportavano gli esiti di un servizio congiunto dell’Arma locale e della Polizia municipale mirato all’applicazione delle norme previste dal regolamento di polizia urbana nei confronti di alcuni parcheggiatori abusivi che operavano nella zona Prometeo/Teatro Greco di Siracusa, area largamente interessata da un elevato afflusso turistico.

Si erano recati dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, impegnato in un comizio per le elezioni regionali del 5 novembre per chiedergli di allentare la morsa contro i parcheggiatori abusivi. Al rifiuto del sindaco, gli avrebbero detto che erano pronti a scatenare una guerra e qualche giorno dopo l’auto del primo cittadino è stata data alle fiamme. I carabinieri hanno arrestato questa notte i presunti mandanti di quell’intimidazione, tutti parcheggiatori abusivi: Francesco Mollica, 35 anni, la moglie, Lucia Urso, 37 anni, Andrea Amato, 36 anni, e Salvatore Urso, 58 anni.

Andrea Amato
Francesco Mollica
Lucia Urso
Urso Salvatore

La donna è l’unica che è ai domiciliari mentre gli altri tre, come disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa, sono stati accompagnati in carcere. Gli indagati non avevano preso di mira solo il sindaco ma anche l’assessore alla Polizia municipale, Salvatore Piccione. In un’occasione è stato avvicinato da Lucia Urso che le avrebbe ricordato di appartenere ad una famiglia malavitosa e che il padre era un ergastolano. Pure un giornalista sarebbe stato minacciato dal gruppo che aveva la sua base operativa nell’area del Teatro Greco, nella zona chiamata Promoteo, come il nome dato all’operazione di questa notte. Le indagini si sono servite delle intercettazioni telefoniche che avrebbero permesso di svelare che tra i parcheggiatori c’era una forte concorrenza. Uno di loro ha anche chiamato i carabinieri, spacciandosi per un turista infastidito da un posteggiatore che avrebbe voluto a tutti i costi i soldi.