Piazza spaccio diventa set per cantante neomelodica: 20 arresti (ft e vd)

Un’operazione antidroga della polizia di Stato contro un gruppo criminale che operava nel popoloso rione Librino è in corso a Catania.

Sono venti i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del capoluogo etneo, su richiesta della locale Procura Distrettuale, che ipotizza l’associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli indagati sono Nunzio Hernandez, Giuseppe Messina, Concetto Penna, Michael Pasqualino, Carmelo Viscuso, Salvatore Angelo Saraniatri, Anna Maria Cipolla, Salvatore Belfiore, Josè Gregorio Hernandez, Antonio Andrea Doni, Gabriele Angelo Barone, Angelo Ivan Lo Faro, Christian Battiato, Alessandro Anthony Longo, Filippo Maurizio Squillaci, Giovanni Rapisarda, Marco Turchetti, Assunto Agatino Arena.Secondo l’accusa farebbero parte di una consorteria criminale riconducibile al gruppo criminale degli Arena, ritenuto un’articolazione del clan mafioso Santapaola-Ercolano.

Nell’operazione sono stati impegnati 150 agenti della polizia di Stato: 100 uomini e donne della Questura di Catania oltre a squadre del X Reparto Mobile di Catania ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Volo. Complessivamente sono 20 i destinatari di provvedimenti restrittivi, uno di loro e’ un minorenne.

L’indagine, avviata nel marzo del 2018 dalla Squadra Mobile e dal commissariato Librino e coordinata dalla Dda della Procura, si è incentrata su una delle piazze di spaccio storiche del quartiere di Librino, quella di viale San Teodoro. Una zona nota come “due torri”, di fronte al noto palazzo di cemento ritenuto una roccaforte della famiglia Arena.  Il gruppo sgominato gestiva la vendita di marijuana e di cocaina. Le dinamiche al suo interno sono state ricostruite anche con l’uso di telecamere nascoste dalla polizia.

Piazza spaccio diventa set per cantante neomelodica: 20 arresti

I tempi di intervento sono stati brevi grazie a un consolidato protocollo seguito dalla Direzione distrettuale antimafia per contrastare il fenomeno delle piazze di spaccio a Catania che ha consentito di eseguire l’ordinanza cautelare nei confronti di venti indagati solo dopo pochi mesi rispetto alla condotta contestata, che arriva all’aprile 2019. L’operazione è stata denominata “Bergen town”, per un murales dipinto su una parete al centro della piazza di spaccio raffigurante un folletto che fuma marijuana con sopra una scritta di sfida alle istituzioni: “i folletti del palazzo non amano farsi vedere e svaniscono come fossero fatti di fumo!”.

Di recente, il sito era stato utilizzato come “set” per realizzare il video per un brano musicale di una cantante neomelodica, nipote del pregiudicato Giovanni Arena, il cui ritornello recitava “questa è la vita nostra e non la possiamo cambiare… chi sbaglia e spaccia è per necessità”.

Si tratta della cantante Agatina Arena, estranea agli affari della droga, recentemente denunciata per il reddito di cittadinanza incassato ma non dovuto. Dei venti indagati sedici sono finiti in carcere, due ai domiciliari, un obbligo di presentazione alla polizia e uno in comunità.

L’indagine si è incentrata su una delle piazze di spaccio storiche del quartiere di Librino, come quella degli Arena che dal vecchio stabile di fronte al palazzo di cemento, nel 2017 si sono trasferiti al sette e all’otto di viale San Teodoro, zona comunemente chiamata “due torri”. Professionali gli spacciatori di Librino piazzavano una dose ogni 40 secondi riuscendo a ricavare oltre otto mila euro al giorno in turni di spaccio che iniziavano alle 10 e finivano alle due di notte, compresa colazione di lavoro offerta dall’organizzazione. Si e’ scoperto così l’attivismo degli eredi di Arena guidati da Angelo Ivan Lo Faro, presente nel gruppo anche Agatino Arena, fratello della neomelodica Agatina.