Cronaca

Pm nisseno sequestra locandine e copie pubblicazione di Arnone

Su ordine del Pm di Caltanissetta Davide Spina (e visto del procuratore Bertone), la Digos di Agrigento ha eseguito il sequestro preventivo delle locandine che promuovevano una pubblicazione e 1000 copie della stessa pubblicazione – stampata e venduta nelle edicole al prezzo di 1 euro e 90 – dell’avvocato e pluri-condannato di Agrigento Giuseppe Arnone, ex consigliere comunale, ex iscritto al Pd, ex ambientalista ed ex membro della segreteria nazionale di Legambiente.
La notizia è stata diffusa dallo stesso Arnone con un comunicato stampa.

Sequestro giornale Arnone
Sequestro giornale Arnone 2
Sequestro giornale Arnone 3

Il titolo della pubblicazione, di cui alcuni organi di stampa (Il fatto quotidiano) avevano dato qualche anticipazione la scorsa settimana, è “La banda Alfano e la Procura a delinquere”. Arnone è stato indagato per calunnia (la diffamazione seguirà con le querele già preannunciate copiose) perché la pubblicazione è stata inviata a diversi organi di Polizia e alla magistratura.
Proprio Arnone è stato già definitivamente condannato per calunnia ai danni di un magistrato agrigentino ed è in attesa di sapere se dovrà scontare 16 mesi di reclusione da detenuto ovvero affidato ai servizi sociali.
La decisione del Tribunale di sorveglianza, che riceverà a breve anche gli atti dell’odierna inchiesta a carico dell’ex ambientalista, è prevista per il mese prossimo.
Nel suo dossier denuncia “gravissimi fatti di reato – scrive la Procura nel decreto di sequestro – senza alcun elemento di riscontro, consumati, indiscriminatamente, da tutti i magistrati in servizio presso la Procura di Agrigento e da alcuni esponenti politici agrigentini”.
Secondo Arnone, che ha diffuso una furibonda e forsennata nota con la quale aggredisce e insulta il Pm Spina (ma anche il procuratore Bertone), con il sequestro preventivo “la Procura è incorsa nel reato di abuso d’ufficio”.