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Sequestrata cava abusiva a Gela, denunciato il titolare

Una cava abusiva di pietra arenaria, gestita da un imprenditore edile di 57 anni, per l’occasione denunciato a piede libero, e’ stata sottoposta a sequestro preventivo dai carabinieri di Gela nelle contrade “Piano Corallo” e “Feudo Nobile”, su decreto firmato dal gip del tribunale. L’accusa e’ di deturpamento di area sottoposta a vincolo paesaggistico. La zona di sfruttamento sorge a poca distanza di un impianto di lavorazione che invece opera in contrada “Catarrosone” con tutte le regolari autorizzazioni previste dalla legge. L’indagine dei carabinieri e’ scattata nello scorso mese di settembre quando sono stati notati i camion di “movimento terra”della ditta impegnati a fare la spola tra la cava abusiva e il cantiere di trasformazione, soprattutto nelle prime ore del mattino e durante le domeniche. L’impresa fu multata con sanzioni amministrative per circa 20 mila euro e con la sospensione delle licenze estrattive. La procura, temendo la continuazione del reato e il possibile occultamento delle prove, ha chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro della cava, dell’impianto di lavorazione, di un autocarro, di una pala meccanica e di due escavatori cingolati.