Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha notificato ieri pomeriggio al Comune di Palermo un provvedimento di sequestro del campo nomadi della Favorita, area limitrofa a viale del Fante e via Case Rocca a Palermo, occupato per finalita’ abitative, determinando, secondo il gip, situazioni di pericolo per gli abitanti e rischi di inquinamento dell’area. Custode dell’area e’ stato nominato il comandante della Polizia municipale di Palermo. Nel testo del provvedimento viene ricostruita la storia del campo a partire dai primi anni ’90, quando un gruppo di cittadini rom della ex Jugoslavia fuggirono dal conflitto nella regione del Kosovo, stabilendosi a Palermo, allo Zen prima e appunto alla Favorita successivamente. Due gli elementi principali al centro dell’indagine: la presenza di discariche all’interno dell’area, con gravi rischi per la salute e l’incolumita’ sia degli abitanti, sia di quanti si trovano a transitare o vivere nelle immediate vicinanze e con gravi rischi di inquinamento sia dell’aria che dei terreni; la mancata attivazione, da parte di funzionari pubblici comunali, di provvedimenti volti alla ricollocazione degli abitanti e, nelle more, alla rimozione delle condizioni di pericolo e insalubrita’ legate soprattutto all’assenza di impianto idrico-fognario e alla presenza di impianti elettrici abusivi e non a norma.