Sicilia, chiesta condanna per ex presidente Ars, Cascio

La Procura di PALERMO ha chiesto la condanna a due anni e otto mesi per l’ex Presidente dell’Ars, oggi deputato regionale, Francesco Cascio (Ncd), accusato di corruzione. Cascio, che in passato ha ricoperto anche la carica di vicepresidente della Regione siciliana ed ex deputato alla Camera, viene processato con il rito abbreviato davanti al gup Guglielmo Nicastro.

Secondo la Procura di Palermo, Cascio, nel 2002, mentre era assessore al Turismo e vicepresidente della Regione nel governo Cuffaro, avrebbe consentito a una società titolare di un resort e di un impianto sportivo adibito a campi da golf di ottenere fondi europei. In cambio l’esponente politico avrebbe ricevuto in regalo una villetta a Collesano (PALERMO). Autori dell'”omaggio” sarebbero stati gli imprenditori Giuseppe e Gianluigi Lapis, padre e figlio, titolari della Ecotecna srl (oggi fallita), che costruì il Golf Club Le Madonie, con sede nello stesso paese a cinquanta chilometri dal capoluogo di regione, e che ottennero un finanziamento di oltre 6 milioni.

Cascio è difeso dall’avvocato Enrico Sanseverino. Il legale, oggi, ha ricordato al gup Nicastro che Cascio ha chiesto l’abbreviato per arrivare “al più presto alla sentenza”, rinunciando così alla prescrizione che scatterà il prossimo anno. Imputati anche due ex dirigenti regionali, Agostino Porretto e Aldo Greco, che hanno però scelto il rito ordinario. Per i due i magistrati hanno chiesto il rinvio a giudizio.