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Nicosia: scoperti 33 “furbetti” dell’autocertificazione

Si dichiarano in condizioni disagiate per ottenere benefici dallo Stato e dal Comune pur non avendone i requisiti. E’ quanto sarebbe avvenuto a Nicosia, nell’ennese, secondo quanto ha accertato la Guardia di finanza che ha scoperto 33 posizioni irregolari. Le operazioni ispettive, precedute da un’accurata selezione su un ampio novero di soggetti potenzialmente “a rischio” espletata dal Comando Provinciale di Enna, sono state finalizzate a verificare la regolare percezione di prestazioni sociali agevolate, ovvero di benefici che lo Stato concede a persone che versano in particolari condizioni sociali o economiche, “meritevoli” di ausilio.

Nel caso del cosiddetto gratuito patrocinio a spese dello Stato l’agevolazione consiste nel farsi carico, da parte dell’Erario, delle spese di assistenza legale per il sostenimento di un giusto processo per coloro che sono in difficoltà economiche. Nel campo delle prestazioni sanitarie, i finanzieri hanno constatato reiterate casistiche di indebite esenzioni dal ticket sanitario attraverso espedienti ingegnosi tra cui quello della falsa autocertificazione reddituale. L’attività svolta dalle Fiamme Gialle di Nicosia ha costituito il primo presidio finalizzato al successivo recupero di somme che, diversamente, avrebbero costituito un onere finanziario non dovuto gravante sull’intera collettività, e dunque anche su quei cittadini onesti, adempienti e rispettosi delle regole.