Gli uomini della Squadra Mobile di Enna – diretti da Gabriele Presti e coordinati dal commissario capo Emanuele Vaccaro –hanno proceduto a dare esecuzione all’ordine di esecuzione per l’espiazione di pena detentiva, in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, a carico di Filippo Garofalo, 47 anni, in seguito alla sentenza – emessa nell’ottobre 2016 – con cui l’ennese è stato condannato dal Tribunale di Enna, alla pena della reclusione per 6 mesi e di arresto per 2 mesi, ed alla multa di 400 €, in quanto riconosciuto colpevole di reati contro il patrimonio, truffe commesse con mezzi informatici.
La vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto il Garofalo è così giunta alla sua conclusione, con una condanna– che l’ennese dovrà scontare in regime di detenzione domiciliare – per un periodo di mesi 6 più 2, come da provvedimento esecutivo notificato dagli uomini della Squadra mobile di Enna.