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Operazione “Retiarius”: torna dalla Gerecia e viene arrestato (ft e vd)

La Polizia di Stato ha provveduto a dare esecuzione di ordinanza applicativa della custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Enna, su richiesta della Procura della Repubblica di Enna  – coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna – nelle persone del Procuratore Massimo Palmeri e del sost. proc. Orazio Longo – ed ad arrestare un altro uomo coinvolto Nell’operazione “Retiarius” Massimo Gagliano, 31 anni, indagato anch’egli per reati inerenti la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, l’attività investigativa svolta dai poliziotti della Squadra mobile di Enna e dal Commissariato di P.S. di Piazza Armerina consentiva di accertare una ramificata ed attiva rete di soggetti, che, tra la fine del 2016 ed il primo semestre del 2017, operava tra Piazza Armerina, i centri limitrofi e la provincia di Catania, dedicandosi all’acquisto, al trasporto, alla detenzione ed alla commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, hascisc e cocaina. L’indagine si è protratta per circa 9 mesi, periodo in cui sono stati effettuati numerosi arresti per tentare di disarticolare i vari gruppi di spacciatori e “interrompere” i canali di approvvigionamento dello stupefacente che giungeva nel “florido mercato illecito” di Piazza Armerina, acquisendo per alcuni indagati, peraltro, ulteriori riscontri della prosecuzione della loro attività illecita fino alla scorsa primavera.

L’indagine traeva origine da una preliminare attività di controllo condotta sul territorio, durante la quale si aveva modo registrare un incremento della diffusione di sostanze stupefacenti nel centro armerino ed in quello di Valguarnera Caropepe, ove venivano individuati e controllati diversi giovani, anche minorenni trovati in possesso di droghe di vario tipo.

La consequenziale attività info – investigativa, consentiva, quindi, di individuare i principali “spacciatori” di dette sostanze fra i soggetti oggi destinatari della misura cautelare ed altri già noti poiché più volte arrestati, anche in flagranza di reato, per delitti connessi al traffico di stupefacenti. Veniva pertanto avviata una articolata attività di indagine – con intercettazioni telefoniche e tra presenti nonché attività di osservazione anche con video sorveglianza – attraverso i quali si faceva luce sullo spaccio di sostanze stupefacenti nella città armerina. Dalle indagini emergeva come gli indagati pianificassero logisticamente le operazioni di

approvvigionamento dello stupefacente; ne curassero dettagliatamente il trasporto; ne destinassero l’utilizzo attraverso l’attività di spaccio al dettaglio; il volume d’affari ragguardevole era tale da consentire ai vari indagati di sostenersi e di mantenere un buon tenore di vita.

Il P.M. titolare delle indagini valutati gli esiti dell’attività investigativa – esplicata, si ripete, anche con operazioni tecniche di video sorveglianza e di intercettazione, che hanno portato a numerosi arresti in flagranza, sequestri di sostanza stupefacente del tipo marijuana, hascisc e cocaina e a contestazioni agli acquirenti per uso personale di stupefacenti, avanzava al G.I.P. richiesta di Ordinanza Applicativa della Custodia Cautelare, che veniva accolta, con conseguente emissione di misure cautelari custodiali a carico dei vari indagati[1], fra cui l’uomo catturato stanotte rintracciato dalla Polizia di Stato – ed in particolare dagli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, con la collaborazione della Polizia di Frontiera presso lo Scalo Aeroportuale di Palermo – presso l’Aeroporto di Palermo Falcone e Borsellino, dove faceva rientro in Italia con un volo proveniente dalla Grecia, Stato estero dove si era recato in precedenza.

L’arrestato, dopo gli adempimenti di rito, veniva collocato agli arresti domiciliari, come disposto dall’Ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Enna.