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Il Premio Racalmare 2017 a Simona Lo Iacono con l’opera “Il Morso” (vd)

Si è svolto a Grotte, in piazza Umberto I, la cerimonia di premiazione del “XXVIII Premio Racalmare – Leonardo Sciascia” edizione 2017, organizzato e patrocinato dal Comune di Grotte.
La serata, con un pubblico gremito, condotta da Carmelo Arnone e Alessandra Criminisi, è stata aperta dagli interventi di saluto del Sindaco di Grotte Paolino Fantauzzo, dell’Assessore alla Cultura Giusi Cimino, del Presidente e direttore artistico del premio Salvatore Bellavia e del direttore del Pirandello Stable Festival Mario Gaziano. Nel corso della serata, prima della proclamazione del vincitore, i tre autori finalisti hanno conversato  con Venerando Bellomo, Gioacchino Lo Nobile e Zino Pecoraro,  delle loro opere.
Ad aggiudicarsi, oltre alla prestigiosa targa e al titolo, il primo premio di duemila euro è stata Simona Lo Iacono magistrato al Tribunale di Catania, con la sua opera “Il Morso”, che racconta la storia di un personaggio realmente esistito, la siracusana Lucia Salvo. Una ragazza che in paese viene considerata una “babba”, ma in realtà è affetta da una grave forma di epilessia che nessuno, naturalmente, in quel periodo poteva diagnosticare. Ancor giovane Lucia viene mandata dalla mamma a Palermo dove, per una serie di circostanze, la bella siracusana diventa inconsapevolmente protagonista ed eroina dei moti del 1848.
Al secondo posto si è piazzata Silvana La Spina con “L’uomo che veniva da Messina”, la storia del grande pittore siciliano Antonello da Messina, che è dovuto andare fuori dalla sua terra per fare fortuna. Un pittore che non è mai stato considerato dai siciliani, ed è per questo che come dice l’autrice, “I siciliani non se lo meritano. Antonello,un uomo, un pittore, che fece della sua ambizione un’arma, della fame di carne e di femmine un’ossessione, della pittura uno strumento per durare in eterno.”
Mentre il terzo posto è toccato a Orazio Labbate con “Stelle Ossee”, una raccolta di diciassette racconti gotici ambientati tra l’America del Sud e la Sicilia, precisamente tra Butera e Gela, dando vita a unico Sud, reinventato come luogo letterario, magico e inquietante, un mondo onirico, immaginifico e suggestivo, che si presta come scenario ideale per raccontare il lato oscuro che alberga in ognuno di noi.
La serata inoltre ha visto gli interventi musicali di Alfonso Lo Presti, Marisa Bonfiglio al piano, del tenore Nunzio Gambini e della vocalist Marilena Morreale.