Favara

Favara, Corte d’Appello ordina restituzione beni a Luigi Pullara

La quinta sezione penale per le misure di prevenzione della Corte di Appello di Palermo, presieduta da Maria Grazia Spina, ha annullato – su ricorso presentato dall’avvocato Giuseppe Barba – il decreto di sequestro beni nei confronti di Luigi Pullara, arrestato nell’operazione antimafia Montagna e considerato elemento di spicco della famiglia mafiosa di Favara, ordinandone la restituzione. 

L’avvocato Giuseppe Barba

La vicenda giudiziaria in questione è complessa: tutto risale ad un provvedimento di confisca di primo grado della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento che, su ricorso del difensore, era stato annullato poiché non era stato garantito il diritto alla difesa. Sulla base di quest’ultima decisione la difesa di Pullara aveva presentato istanza di dissequestro dei beni  – era l’ottobre scorso – essendo scaduti i termini di 18 mesi. Il Tribunale di Agrigento, beneficiando di una nuova normativa, rigetta l’istanza di dissequestro presentata dalla difesa del Pullara. 

Il legale di quest’ultimo, su ulteriore appello avverso alla decisione di rigetto del Tribunale di Agrigento, presenta un ulteriore ricorso che, questa volta, viene accolto dalla Corte di Appello di Palermo. Oggi, dunque, si arriva alla inefficacia del decreto di sequestro (emesso l’8 giugno 2015) e alla restituzione di tutti i beni (tre terreni e due conti correnti) a Luigi Pullara.