Favara

Fermato dai carabinieri dichiarò di essere il fratello, nuovi guai per Mario Rizzo 

Fu fermato ad un posto di blocco nel 2016 e, per evitare forse problemi, nascose la propria identità ai carabinieri dichiarando di essere invece il fratello.

Nuovi guai per il “dichiarante” e aspirante collaboratore di giustizia Mario Rizzo, 32 anni di Agrigento, che è sotto processo con l’accusa di aver dato false attestazioni. Ieri mattina, davanti al giudice monocratico Manfredi Coffari, si è svolta l’udienza a cui però Rizzo, rappresentato dall’avvocato Calogero Lo Giudice, non ha preso parte.

Una vicenda complicata quella di Rizzo: trasferitosi in Belgio per fuggire alla messa in prova si specializza in traffico di droga, truffe telematiche e armi. Poi, minacciato di morte, decide di collaborare prima con le autorità belghe e, successivamente, con la Squadra Mobile di Agrigento e la Procura.

Le sue dichiarazioni fecero scattare l’arresto del cognato, Gerlando Russotto, per il tentato omicidio di un ristoratore empedoclino in Belgio. Quest’ultima accusa è caduta ma Rizzo, con altre dichiarazioni, fece ritrovare una pistola nella disponibilità del cognato che tutt’oggi si trova in carcere proprio per questo motivo.

Rizzo sta aspettando un iter che, qualora venissero confermati i riscontri ad ogni livello, lo porterebbero a guadagnarsi lo status di “collaboratore di giustizia”.

Favara, fermato a posto di blocco disse: “Sono il fratello”; nuovi guai per il “pentito” Mario Rizzo