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Acque reflue, M5S: “il 17% depuratori in Sicilia non funziona”

“La Corte di giustizia Ue bacchetta l’Italia per l’ennesima volta per le aree sprovviste di reti fognarie o sistemi di trattamento delle acque reflue e in Sicilia siamo al paradosso: oltre il 17% dei depuratori presenti nell’Isola non funziona”. Lo dice il deputato regionale del M5S Nuccio Di Paola, componente della commissione Ambiente dell’Ars, che ha chiesto la convocazione urgente di un’audizione in quarta commissione a palazzo dei Normanni del commissario straordinario unico per la depurazione Enrico Rolle, del presidente della Regione Nello Musumeci e dell’assessore Andrea Pierobon per verificare lo stato di avanzamento degli interventi. “Gia’ nel 2015 – ha proseguito – per la Sicilia era stato nominato un commissario ad acta per la depurazione. A ricoprire l’incarico era l’ex assessore regionale all’Energia del governo Crocetta. Lo scorso anno, invece, e’ stato nominato dal Governo Gentiloni un commissario unico nazionale per la Depurazione. L’incarico e’ stato affidato al professore Enrico Rolle”.

In Sicilia, stando ai dati dell’Arpa e contenuti nel ‘Report controlli 2017′, esistono 438 impianti di trattamento delle acque reflue urbane, ma appena il 17,5% dei macchinari opera attualmente con autorizzazione allo scarico in corso di validita’; la restante parte, invece, in assenza di autorizzazione o con autorizzazione scaduta o e’ destinatario di decreti di diniego allo scarico. Il 18% degli impianti, poi, non e’ attivo (ovvero realizzato ma non e’ connesso alla rete fognaria, esistente ma non attivo o in stato di by-pass).