Un medico ginecoloco, in servizio all’epoca dei fatti, e l’Asp di Agrigento sono stati scagionati dalle accusa da un processo scaturito dalla denuncia di due genitori di Licata che chiedevano un maxi risarcimento. La notizia è riportata dal quotidiano Giornale di Siclia. Il ristoro chiesto dai coniugi licatesi riguardava la figlioletta a cui, a distanza di alcuni mesi dalla nascita, sarebbe stata diagnosticata una patoligia che comporterebbe gravi difficoltà motorie.