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Porto Empedocle, costretta a rapporto sessuale dall’ex, il racconto della donna: “Mi stava strangolando”

“Mi stava strangolando,  ho avuto paura”, sarebbero queste le parole della donna di Porto Empedocle che ha testimoniato nel processo istruito nei confronti di un uomo di Porto Empedocle, pregiudicato, di 30 anni, accusato dalla donna, sua ex convivente, di una presunta violenza sessuale dopo che lo stesso aveva obbligato la figlia della stessa, di 13 anni,  a rinchiudersi nella sua camera.

L’uomo fu arrestato nel giugno dello scorso anno a seguito di una presunta aggressione ai danni dell’ex compagna, dopo che lo stesso era tornato a casa visibilmente ubriaco. Giunto nell’abitazione lo stesso pregiudicato avrebbe spogliato la donna, che sarebbe stata percossa e costretta a praticare un rapporto orale, prima, e completo, poi, non prima di aver obbligato la figlia minorenne della stessa a chiudersi in camera.

“Non riuscivo a liberarmi e a divincolari – avrebbe detto la donna in una udienza a porte chiuse – Ho avuto paura che mi uccidesse”. Queste le dichiarazioni riportate questa mattina dal Giornale di Sicilia in edicola.