focus

Processo Icaro, imputati restano in carcere: ancora prorogati termini custodia cautelare

Il Gup del tribunale di Palermo, Roberto Riggio ha disposto, con propria ordinanza, lo slittamento di ulteriori 90 giorni dei termini della custodia cautelare riguardanti gli imputati del processo “Icaro” scaturito dall’inchiesta antimafia omonima condotta dalla Squadra mobile di Agrigento.

La decisione è stata adottata dopo che, a causa “della complessità della stesura delle motivazioni” della sentenza, emessa lo scorso luglio, che ha portato alla condanna di dodici imputati.

Il presidente del Tribunale di Palermo ha concesso una proroga del termine per il deposito e il Gup ha disposto la sospensione dei termini di custodia cautelare per gli imputati ristretti in carcere.

Una prima proroga si era già avuta nell’ottobre scorso.

Ecco, nel dettaglio la sentenza, (fra parentesi le richieste di pena formulate dai pm Claudio Camilleri e Bruno Brucoli): 14 anni e 8 mesi in continuazione (20 anni) per Antonino Iacono inteso “Ninu u giardinisi”, 61 anni, residente nella frazione di Giardina Gallotti, 14 anni e 8 mesi (20 anni) per il capo della famiglia mafiosa di Porto Empedocle, Francesco Messina, 60 anni, zio del boss Gerlandino Messina; 10 anni (12 anni) per Rocco D’Aloisio, 46 anni, di Sambuca di Sicilia; e 8 anni e 8 mesi (9 anni) per Tommaso Baroncelli, 40 anni, di Santa Margherita Belice; assolto Domenico Bavetta, 34 anni di Montevago (9 anni); assoluzione (12 anni di reclusione) per Giuseppe Picillo, 53 anni, di Favara; 10 anni e 8 mesi (9 anni) per Mauro Capizzi, 47 anni, di Ribera, assoluzione (9 anni) per Gioacchino Iacono, 36 anni, di Realmonte, assoluzione (9 anni) Giuseppe Lo Pilato, 44 anni, di Giardina Gallotti; 14 anni complessivamente in continuazione per Pietro Campo, 65 anni, di Santa Margherita Belice (20 anni); assoluzione (8 anni di reclusione) per Giovanni Campo 25 anni; 10 anni (12 anni) per Francesco Capizzi inteso “il milanese”, 50 anni, di Porto Empedocle, 10 anni (12 anni) per Francesco Tarantino inteso “Paolo”, 29 anni, di Agrigento, residente a Porto Empedocle; 10 anni e 4 mesi (14 anni) per Giacomo La Sala, 47 anni, di Santa Margherita Belice; assoluzione (6 anni) per Piero Guzzardo, 37 anni, di Santa Margherita Belice; assoluzione (12 anni) per Gioacchino Cimino, 61 anni, di Agrigento residente a Porto Empedocle, 10 anni (12 anni) per Santo Interrante, 34 anni, di Santa Margherita Belice; assoluzione (8 anni) per Francesco Pavia, 35 anni, di Porto Empedocle; 3 anni e 4 mesi (6 anni) per Emanuele Riggio, 45 anni, di Monreale; assoluzione (3 anni e 4 mesi) per Domenico Cucina, 48 anni, di Lampedusa, assoluzione (otto anni) per Leonardo Marrella 38 anni di Montallegro e 10 anni (15 anni) per Diego Grassadonia, 54 anni, di Cianciana.