“Favori” a un detenuto siciliano in cambio di denaro: arrestati 2 agenti penitenziari

Informazioni riservate e favori assortiti in cambio di soldi (promessi e mai versati) e della garanzia di un lavoro futuro. Era il ‘patto’ che, secondo gli agenti della Squadra mobile di Roma e del Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria, legava un detenuto e due assistenti capo della penitenziaria in servizio nel carcere di Rebibbia.

A G.G., 50 anni, di Siracusa, detenuto per altra causa a Cremona, e’ stata notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre per i due poliziotti penitenziari, D.T.P., di Riardo (Caserta), 47 anni, e B.A.T., di La Chaux De Fonds (Svizzera), 46 anni, sono scattati i domiciliari.

Il reato ipotizzato è quello di corruzione mentre G.G. e’ indagato anche per evasione: il 21 maggio 2015, uscito da Rebibbia in regime di semilibertà, non si era presentato al lavoro ne’ aveva fatto rientro in carcere all’orario previsto. Una settimana più tardi venne rintracciato e arrestato a Crema, nell’appartamento della moglie, e condotto nel carcere di Cremona.