Giudiziaria

Licata, volevano un terreno per saldare un debito di droga: “Riesame” deciderà le sorti di Chiazza e Amato

Il prossimo 7 marzo è fissato avanti il Tribunale del Riesame di Palermo il riesame avverso l’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento con cui è stato convalidato l’arresto e applicata la custodia in carcere nei confronti di Michele Amato, 43 anni, e Antonino Chiazza, 48 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine e ritenuti soggetti molto pericolosi, per “tentata estorsione”. I due uomini sono difesi dagli avvocati Angela Porcello e Santo Lucia.

La vicenda che riguarda i due canicattinesi è piuttosto complessa e gravida di violenza e nasce dalla denuncia di un uomo di 48 anni di Licata che temendo per la propria incolumità, ha deciso di varcare il portone della caserma dell’Arma, descrivendo ai militari la vicenda in cui era rimasto coinvolto.

Ed infatti la vittima si era infilata proprio in una brutta situazione. Aveva acquistato, a credito, varie dosi di cocaina, per un valore complessivo di circa 2.000 euro ma non era più riuscito a pagare il debito contratto con i suoi fornitori.

I Carabinieri della Compagnia di Licata, compresa la gravità della situazione e considerato lo spessore criminale dei soggetti coinvolti, hanno fatto immediatamente scattare le indagini, sin da subito coordinate dal Pubblico Ministero della Procura Repubblica di Agrigento, dottoressa Andreoli, raccogliendo tutti gli elementi probatori necessari a chiarire la dinamica dei fatti. In particolare, i militari dell’Arma, con intercettazioni e pedinamenti, sono riusciti a documentare anche gli incontri e le richieste estorsive avanzate dai due soggetti, i quali erano perfino arrivati a pretendere la cessione di un terreno agricolo di proprietà della vittima del valore di circa 12.000 euro, a fronte del debito di 2.000 euro.