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Mafia, moglie di Ciancimino: “Trasportavamo denaro in aereo”

“Prima che io e Massimo ci sposassimo, e anche dopo, spesso viaggiavamo e trasportavamo denaro. In alcuni casi in aeroporto c’erano auto della polizia che venivano a prenderci sotto bordo”. Lo ha detto l’ex moglie di Massimo Ciancimino, Carlotta Messerotti, al processo sulla trattativa Sato-mafia. “Ho sempre sentito parlare del signor Franco, ma Massimo non mi ha mai detto chi fosse – ha spiegato Messerotti – Una volta chiesi a Massimo se avesse falsificato documenti, dopo il suo arresto per calunnia. Lui mi rispose: ‘Ho aggiunto qualche cosa, aggiungere e’ falsificare?'”. Si e’ parlato anche del passaporto per il figlio Vito Andrea e dei presunti vantaggio ottenuti da Massimo Ciancimino in quell’occasione e in altri casi. “Mio marito quando gli chiesi com’era possibile che avessimo delle agevolazioni – ha spiegato – mi rispose che erano tutte dovute alla sua conoscenza con Gianni De Gennaro”.