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Mafia, possibili “benefici carcerari” per il boss ergastolano Salvatore Messina

La Corte d’Assise di Agrigento, in accoglimento delle istanze della difesa, ha concesso lo “scorporo della pena” a Salvatore Messina, 49 anni, di Porto Empedocle, condannato,  nel processo Akragas, all’ergastolo per omicidio, tentato omicidio, associazione mafiosa.

In sintesi, con questo provvedimento, l’uomo potrebbe ottenere dei benefici carcerari come permessi premio, lavoro esterno e misure alternative al carcere. Si tratta di uno “spacchettamento” della pena complessiva dell’ergastolo che consente, in base a un nuovo calcolo, di superare la “soglia ostativa” alla concessione di benefici.